“Prima baciavo a stampo, forse è stata la storia più importante”.
Cristiano Malgioglio è uno dei giudici di Tale e Quale Show. Uno degli aspetti più divertenti del programma sono i botta e risposta con la concorrente Carmen Di Pietro: “Se lascia Tale e quale show minaccia di andare a fare la maestra. Dobbiamo proteggere i bambini“. Durante un’intervista al settimanale Chi ha ricordato il suo primo bacio.
Ironia su Carmen Di Pietro
“La gente vuole divertirsi. In questi quattro anni noi abbiamo avuto donne intelligentissime e autoironiche come Alba Parietti, che ha fatto persino Damiano dei Måneskin. Poi abbiamo avuto Pamela Prati, Valeria Marini, loro sono divertenti. E poi, vede, Carmen sostiene ma non lo so se sia vero che ha un diploma di scuola magistrale. Così se lascia Tale e quale show minaccia di andare a fare la maestra. Capisce la responsabilità? Dobbiamo proteggere i bambini“.
Il primo bacio
Il primo bacio a ventotto anni: “Prima baciavo a stampo, poi conobbi questo marinaio, all’epoca lavoravo alle poste, smistavo i telegrammi (capisce poi la vena da paroliere?), comunque lo vidi e me ne innamorai pazzamente. Era favoloso e mi ha insegnato a baciare, mi diceva: ‘Tu conta fino a dieci’, io l’ho fatto e mi è piaciuto. Da quel momento mi trovava in ogni porto in cui sbarcava, forse è stata la storia più importante della mia vita. Io sono un nostalgico, mi piace ripensare a me ragazzo con affetto, ma rivedo anche la mia acne e il lupo solitario che sono stato, ripenso a lui, al marinaio giovane e bello e non vorrei mai vederlo diverso, vecchio e bolso”
Talenti e travestimenti
“Mi piace Arisa, mi piace Emma e mi piace come canta la Amoroso: hanno voci bellissime. Poi c’è Giorgia. Ma ce ne sono tante di voci stupende. E poi trovo che sia meravigliosa, non solo vocalmente parlando, Annalisa: è la migliore di tutte perché è riuscita a diventare moderna non essendo più una ventenne. Ci vorrebbero più canzoni interessanti, ma le voci ci sono tutte. Cristiano Malgioglio parla dei suoi costumi: “Io quando mi travesto sono sempre me stesso, anzi lo sono di più, sì, con la maschera sono ancora di più io: i travestimenti mi raccontano e certo non mi fanno perdere in autenticità. Vestito da palla da discoteca potrei andare a ritirare un Grammy, stare su un tappeto rosso o a fare la spesa, sarei sempre e soltanto io, anzi, noi. Noi siamo molteplicità, si dice in analisi.” E alla domanda andrà a Sanremo: “Mai dire mai”.