Corona, la montagna partorisce il topolino

Fabrizio Corona, delusione per le mancate rivelazioni

La grande attesa per le rivelazioni che avrebbe dovuto fare Fabrizio Corona ad Avanti Popolo di Nunzia di Girolamo è andata delusa: nessun nuovo nome e nessuna prova.

Dopo tanto frastuono e annunci roboanti, con promesso di liste di nomi di calciatori implicati in un nuovo presunto scandalo scommesse e prove schiaccianti esibite in diretta TV, quello che resta dell’apparizione su Rai3 di Fabrizio Corona ad Avanti Popolo di Nunzia Di Girolamo, (subito dopo la partita Inghilterra-Italia) è ben poco.

Chi sperava che il paparazzo facesse nuovi nomi di giocatori e dirigenti implicati nel vizio delle scommesse (chi diceva altri dieci, chi cinquanta ecc…) è rimasto ampiamente deluso. Corona ha solo ribadito la sue accuse a Fagioli, Tonali, Zaniolo e Zelewski (i primi due hanno ammesso la ludopatia, mentre il giocatore della Roma ha negato e promesso querele), non aggiungendo nulla di nuovo e soprattutto non mostrando le prove che aveva promesso né rivelando i nomi delle fonti da cui avrebbe appreso tali notizie.

Solo alcuni brevi video con audio camuffati e volti oscurati, che potrebbero appartenere a chiunque, per avvalorare una ricostruzione da romanzo noir, con tanto di intervento di mafie straniere e giri loschi di denaro. Il tutto in un’atmosfera di costante auto-celebrazione (“il sono il migliore” ripetuto a intervalli regolari), con inevitabile frecciata all’eterna rivale calcistica Juventus, che secondo Corona, avrebbe saputo dal 1 agosto della ludopatia di Fagioli e per questo motivo lo avrebbe escluso dalla tournée americana, non avvertendo subito la Procura Federale della FIGC.

In realtà è facile verificare che la tournée americana 2023 della Juventus (con partite contro Barcellona, Milan e Real Madrid) è iniziata il 22 luglio e si è conclusa il 2 agosto; e che Fagioli non era stato aggregato ai compagni perché reduce da un intervento alla spalla.

Insomma, uno show ad uso e consumo del personaggio Fabrizio Corona, che in finale di trasmissione ha dichiarato che ben il 30% dei giocatori di Serie A sarebbero abituali scommettitori, ma guardandosi bene dal fare nomi.

La classica montagna che (almeno per ora) partorisce il topolino.