Claudio Santamaria: “Le nostre città non sono fatte per le donne.”

Non c'è una ragazza che torna a casa senza guardarsi le spalle.

“Non c’è una ragazza che torna a casa senza guardarsi le spalle”.

Claudio Santamaria è di nuovo sul set, ma non svela nulla di questo nuovo progetto. L’attore sarà nelle sale italiane dall’11 luglio con Non riattaccare, un film di Manfredi Lucibello che lo vede accanto a Barbara Ronchi.

L’amore è come un talento

Non riattaccare è un noir estremo, in cui due personaggi si parlano al telefono per tutta la notte: lui vuole compiere un gesto disperato, mentre lei cerca di salvarlo. “Estremo è la parola giusta“, sottolinea Claudio Santamaria. “A me ha ricordato ‘Locke’ con Tom Hardy. Girarlo è stata un’esperienza nuova, pur avendo già fatto diversi doppiaggi. Perché quando doppi, segui i respiri, le emozioni e le pause di un attore che le ha già vissute. In questo film, invece, è la tua voce a dover sperimentare tutto“. L’attore ha parlato dei due personaggi e dell’amore che li lega: “Tra queste due persone, l’amore forte si percepisce subito, è un amore così forte che può portare una persona a compiere un gesto estremo. Tra Pietro e Irene c’era un amore con la A maiuscola“. L’attore ha anche parlato della sua idea dell’amore e di come questo legame vada coltivato continuamente. “Un bel seme non basta a fare crescere una bella pianta, devi metterci l’acqua. Il paragone è banale, ma l’amore è banale perché è banalmente importante. L’amore è come un talento. Trovarlo è molto raro, molto difficile, anche perché ci vogliono due persone perché questo accada, ci vuole un incontro, ma una volta che queste due persone si sono incontrate, una volta che si è creata una simbiosi, quella simbiosi va nutrita come si fa con il talento. Puoi essere bravo quanto vuoi, puoi avere un buon orecchio, ma se non suoni tutti i giorni non andrai mai da nessuna parte. L’amore è condivisione di valori, di intenti, di progetti di vita, ma anche di stupidaggini, è ritrovarsi nella propria parte più infantile, ma quella magia lì va innaffiata“.

La famiglia allargata

Claudio Santamaria vive in una famiglia allargata popolata dalla figlia Atena (avuta con l’attuale moglie Francesca Barra), i tre figli della giornalista (nati da una relazione precedente), ed Emma, la primogenita dall’attore. “All’inizio ritrovarmi in una casa davvero piena è stato strano“, ha rivelato. “Ma la cosa bella è che riesco sempre a trovare i miei spazi. E ho capito che anche questo è amore: condividere, aprirsi agli altri, non restare sempre chiusi in quell’idea magari dell’artista solitario che si strugge guardando il muro. Esiste anche quella cosa lì, ma per me non è più necessaria. Amo essere circondato da bambini, credo sia molto più creativo, i bambini mi riportano alla mente sensazioni antiche, sottopelle. Attraverso di loro rivivo sprazzi fortissimi della mia infanzia. Poi devo ammettere che non è facile nemmeno avere a che fare con me“.

Claudio Santamaria infine esprime un concetto importante che riguarda la sicurezza delle nostre città, dove le donne non sono al sicuro: “Le nostre città non sono fatte per le donne. Non c’è una ragazza che torna a casa senza guardarsi le spalle“, ha sottolineato con decisione l’attore. “Le strade sono poco illuminate, poco sicure, anche se l’unica arma è l’educazione dei ragazzi. L’educazione per me è tutto, è alla base di una società civile, avanzata e sana. Per questo mi incazzo quando vedo che si tagliano fondi all’istruzione, alle scuole, perché nell’educazione dei bambini c’è la base per il nostro futuro“.