L’attore spiega perché trova i press tour noiosi e poco utili.
Cillian Murphy, reduce del successo del film di Christopher Nolan, Oppenheimer, parla di quanto i press tour siano noiosi. L’attore sostiene che recitare è come il sesso: “fallo, non parlarne”. In un’intervista a GQ l’attore spiega il suo punto di vista.
Recitare è come il sesso
“È come ha detto Joanne Woodward: ‘Recitare è come il sesso: fallo, non parlarne'”, spiega Cillian Murphy riferendosi al cinema e alle interviste stampa. “La gente mi diceva sempre: ‘Ha delle riserve’ o ‘È un intervistato difficile’. Non proprio! Amo parlare di lavoro, di arte. Quello contro cui lotto, e che trovo inutile rispetto a ciò che voglio fare, è: ‘Parlami di te…’”. Per l’attore un buon film deve essere capace di parlare da sé e non ha senso che l’attore debba raccontare la propria vita personale. Sempre nell’intervista, Cillian Murphy ripercorre la sua vita professionale e ammette di non aver visto molti dei suoi film: “Generalmente quelli che non ho visto sono quelli che sento non essere buoni”. Un film che ha visto nella sua carriera e che non gli è piaciuto particolarmente è stato Red Eye, il thriller psicologico di Wes Craven del 2005. Durante un’intervista del 2021 con Uproxx aveva detto a proposito di Red Eye: “Odiavo guardarmi sullo schermo. Ricordo che quando l’ho visto ho pensato ‘Oh, è una specie di film di serie B’”.
Un modello rotto
“Penso che sia un modello rotto”, ha detto Cillian Murphy riferendosi al sistema dei press tour di Hollywood. L’attore ha anche ammesso di essersi sentito un po’ sollevato quando lo sciopero del SAG-AFTRA è iniziato proprio prima del fine settimana di apertura di Oppenheimer perché significava meno probabilità di promozionare il film attraverso i press tour. L’attore spiega che il sistema è particolarmente noioso. Attualmente il press tour per Oppenheimer è nelle fasi finali, mentre l’attore fa le sue ultime settimane di campagna in vista degli Oscar, dove è nominato come miglior attore grazie al suo ruolo da protagonista nell’epopea sulla bomba atomica di Christopher Nolan. Se fosse stato per Murphy, tuttavia, forse non ci sarebbe stato nessun press tour.