Cara Delevigne è felice di essere sobria

Cara Delevigne è felice di essere sobria

L’attrice confessa di essersi ubriacata per la prima volta all’età di 8 anni.

La dipendenza da alcol di Cara Delevigne non è un segreto, per lo meno non dal 2022. A quell’epoca sono circolate foto che la ritraevano visibilmente alterata, scalza e trasandata, dall’aeroporto Van Nuys a Los Angeles. Lo scalpore suscitato dalla diffusione web delle immagini ha fatto prendere a Cara Delevigne l’importante decisione di disintossicarsi e frequentare gli Alcolisti Anonimi. La modella, che non ha mai negato di avere un problema di dipendenza, ha recentemente dichiarato, al Sunday Times del Regno Unito, di essersi ubriacata per la prima volta all’età di otto anni. Delevingne, nella recente intervista, ha riflettuto sul suo percorso dopo due anni di sobrietà.

A otto anni la prima sbronza

Durante l’intervista, Cara Delevigne confessa di essersi ubriacata per la prima volta a otto anni, durante il matrimonio di sua zia. In riferimento alle foto circolate sul web commenta: “È stata una decisione stupida andare direttamente da un festival al lavoro. Avrei dovuto aspettare un giorno. Ma sarebbe comunque successo, c’erano già foto di me in stato alterato”. Oggi, però, riflettendo sugli episodi del suo passato, si sente orgogliosa di quanto è riuscita a raggiungere: la sobrietà. È entusiasta anche della sua partecipazione a Cabaret, nel West End di Londra, in cui interpreta Sally Bowles. “Ho scelto questa vita, questo è il mio lavoro, è quello che faccio”, precisa. “Ma senza tutto ciò sarei sobria adesso? Non sarei mai stata Sally Bowles nel West End, sono super orgogliosa di questo”.

Il rapporto con sua madre

“Penso che più invecchio e più noto quanto siamo simili io e mia madre”. Nell’intervista, Cara Delevigne sostiene anche di stare rivalutando il rapporto con sua madre. “È riuscita a sopravvivere a tante cose, è incredibilmente intelligente”, spiega. “Penso che ci siano cose davvero belle su mia madre e cose davvero tristi. Rendono la situazione complessa. Quando ero più giovane ne parlavo liberamente perché non capivo davvero. Ma mi ha influenzato quindi sentivo che era mio diritto parlarne. Mi sento male per questo”. L’attrice parla anche della sua sessualità e in riferimento all’atteggiamento dei genitori dice: “È una questione generazionale. Non penso che fosse colpa loro, era semplicemente così. Penso che molti genitori pensassero ‘Se ho un figlio gay ho fatto qualcosa di sbagliato'”.