Beba + Spender = “Supersex”

Beba + Spender = Supersex.

Esce il singolo provocatorio e sexy del duo.

Singolo e videoclip in pochi giorni per l’attesa collaborazione tra Beba e il rapper Spender, diventato celebre per la sua partecipazione al reality Nuova Scena, condotto da Fabri Fibra, Geolier e Rose Villarin. Contenuti provocatori e testi sfacciati sono la cifra stilistica del duo, che non si nasconde di certo dietro doppi sensi e metafore velate.

Il brano

Quando entro sul pezzo / dicono guarda che pezzo di fi*a / Dai sto scherzando / Volevi sapere se avessi il c***o / perché rappo come un maschio Eh? / Perché ne ho preso tanto…“. Già dalle prime rime, Beba mette in chiaro gli obiettivi: niente luoghi comuni sulle le donne e l’esigenza di esprimersi con tutta la libertà e la spigliatezza possibili. Spender non si fa pregare e mette sul pezzo il carico da novanta: “Sono tutti in hype per il giorno che lo tiro fuori (Fuori) / Sembro Alessandro Borghi / Lei è un pezzo di fi*a, vuole un pezzo di ca**o (Tieni) / La porto in cucina e me la sc*po sul tavolo (Mhm) / Il giorno dopo cammina come un compasso…”

Il duo vuole colpire duro, shockare e sconvolgere l’audience, anche a costo di tirarsi indietro grandi quantità di critiche per il sessismo, la ripetitività dei temi e la riproposizione degli stereotipi più deleteri del rap urban-gangsta. In maniera del tutto coerente, il video clip di Supersex è giocato interamente su pose esplicite e abbigliamento in stile BDSM. I follower sui social sono divisi tra il tripudio e lo sdegno. La coppia, in certo senso funziona, anche se non per tutti.

Spender monotematico

L’insistenza su determinati argomenti, come l’oggettivizzazione del sesso e della donna, è un aspetto su cui anche i giudici di Nuova Scena si erano soffermati con Spender. Per lui, comunque, il tema sessuale è un argomento capace di catturare meglio di altri l’attenzione delle persone.

Penso che all’inizio avevo bisogno di qualcosa nei testi che riguardasse anche gli altri. Io non fumavo più, in strada non ci stavo più, di come stavo male non volevo parlare. E nel mio dolore gli altri non ci si potevano identificare, se per primo io non imparavo a comunicarlo bene. Avevo bisogno di un link con l’ascoltatore, e ho pensato che il sesso è una cosa che facciamo tutti (più o meno)“. Ciò nonostante, al momento della sua eliminazione, Fabri Fibra gli aveva parlato del rischio di ripetersi troppo. Ma cosa sarebbe il rap se gli allievi stessero sempre a sentire quello che dicono i maestri?