Il nuovo singolo è “Stuntman”, canzone sul coraggio e la determinazione.
Un nuovo singolo e una nuova avventura per le Bambole di Pezza, la formazione milanese che è tornata in grande stile lo scorso anno con l’album Dirty e una serie di singoli che hanno rappresentato una vera e propria rinascita per la formazione. L’attivismo femminista costituisce da sempre la cifra attitudinale della loro musica, che oggi si propone con diverse sfaccettature tra il punk e il pop più provocatore, come la cover di Rumore di Raffaella Carrà o l’hard d’assalto di Non Sei Sola con la partecipazione di Jo Squillo. Lo scorso 19 aprile è uscito il nuovo singolo Stuntman, una power ballad che vuole essere un invito a reagire alle avversità, evidente sin dai primi versi: “Lei cammina a testa alta / Sotto una luna a metà / Con i pugni stretti in tasca / E i biglietti del metrò / E corre dritta veloce sembra così felice / Ma quella cicatrice adesso parla per lei…”.
Di questo e altro, ce ne parla la chitarrista Morgana Blue.
Il nuovo singolo Stuntman è una ballad – la prima della vostra carriera − e viene presentata come “una storia di resilienza, una dimostrazione di forza di fronte alle avversità che ci riserva la vita”. Come potreste descrivere la sua genesi? Il titolo a cosa si riferisce?
Esatto, la prima ballad, anche se nei precedenti dischi avevamo già strizzato l’occhio a sonorità acustiche, che non ci dispiacciono. Sentivamo l’esigenza, anche per il live, di avere un momento di più ampio respiro. Il titolo Stuntman vuole rappresentare metaforicamente il coraggio e la determinazione necessari per affrontare le sfide della vita, e vuole stimolare a reagire di fronte a ciò che ci ferisce.
Siete da sempre le portavoce del femminismo in musica. Secondo voi, riguardo a tale tematica, in questi anni quali sono le cose che sono cambiate in meglio, quelle in peggio e quelle che sono rimaste uguali?
In effetti è vero, il femminismo negli anni è cambiato, e atteggiamenti nocivi che erano considerati “normali” anni fa, come anche un banale catcalling, ora per fortuna son criticati e bannati. C’è stata una maggiore visibilità e rappresentazione delle donne nella musica, così come una maggiore consapevolezza e discussione riguardo alle questioni di genere. Però bisogna anche stare attenti perché oggi il maschilismo a volte è meno esplicito, ma comunque presente, come per esempio in certi testi di canzoni trap, che le stesse ragazze amano cantare senza rendersi conto di quello che in realtà stanno dicendo. Inoltre, è disparità di genere nei ruoli di leadership nell’industria musicale e la persistenza di stereotipi di genere. C’è ancora tanto lavoro da fare livello culturale profondo, soprattutto per quanto riguarda il rispetto reciproco, che è quello a cui tendiamo.
Dirty è un disco molto intenso che però dura poco. Avete già in preparazione un nuovo album?
Oggi, in effetti, si usa lavorare molto sui singoli, su una prima versione del disco, e poi su quella deluxe, lanciando così altri singoli. Risulta importante la continuità, e in questo senso ci troviamo pronte, perché creare e pubblicare musica è ciò che più amiamo fare. State sintonizzati che arriveranno presto belle notizie.
Quant’è importante l’apporto di Cleo, Kaj e Xina nella stesura dei testi e nella direzione del sound della band?
Cleo, Kaj e Xina sono fondamentali nella stesura dei testi e nella direzione del sound della band. Cleo è fortissima nel songwriting e ognuna di noi porta le proprie esperienze, influenze e idee al tavolo, e questo contribuisce a creare la nostra identità sonora unica. Ci piace confrontarci molto insieme perché che ogni canzone rifletta la nostra visione condivisa e il nostro messaggio.
Nei video delle canzoni tratte da Dirty avete privilegiato l’aspetto live piuttosto che creare delle storie “filmiche”. Sarà sempre questo il vostro approccio o avete in mente anche soluzioni più cinematografiche?
È vero, abbiamo scelto di privilegiare l’aspetto live nei nostri video perché vogliamo trasmettere l’energia e l’intensità delle nostre performance dal vivo. Tuttavia, non escludiamo l’idea di esplorare approcci più cinematografici in futuro. Ci piace sperimentare e cercare nuovi modi per raccontare le nostre storie attraverso il video, quindi aspettatevi di vedere una varietà di approcci nelle nostre produzioni future.
La vostra musica è anche il manifesto del vostro attivismo sociale e politico. Quanto c’è dentro di esperienze personali e quanto invece di esperienze collettive che traducete e interpretate come vostre?
Ognuna di noi porta le proprie esperienze di vita e di lotta personale, ma ciò ci piace della nostra musica è anche la capacità di tradurre queste esperienze in qualcosa di più grande, in un messaggio di cambiamento e di speranza per tutti coloro che si identificano con le nostre parole.