A scagliarsi contro la presenza del figlio dell’ex pornostar Rocco Siffredi è Don Bruno Fasani, prete e personaggio televisivo.
Di Don Bruno Fasani è ben nota la verve polemica. La presenza annunciata al celebre show condotto da Milly Carlucci di Lorenzo Tano, figlio della pornostar Rocco Siffredi e lui stresso regista di film a luci rosse (nonché membro dell’Accademia fondata dal padre per avviare le giovani ragazze al mestiere di attrici porno) è qualcosa che proprio non gli è andata giù.
A fine settembre, quando c’era stato il primo annuncio del cast, si era espresso in termini durissimi DJ Aniceto, popolarissimo disck-jockey molto impegnato nel sociale, che aveva dichiarato sui social:
“È un fatto gravissimo che con il canone, pagato da tutti noi cittadini, si commettano queste, per essere buoni, leggerezze. Si arriva a ergere un pornodivo talmente in alto da scegliere suo figlio per il programma del sabato sera della più importante rete televisiva nazionale“.
Adesso Don Bruno Fasani rincara la dose con un’intesta al settimanale Visto, di cui possiamo anticipare alcuni contenuti.
“La cosa che più mi rammarica è il fatto che si metta sotto un cono di luce un ragazzo che, fuori dalla logica del programma, gestisce con il padre, a Budapest, un’agenzia che fa casting per aspiranti attori porno. Visto che la trasmissione renderà personaggio questo ragazzo, mi chiedo quanti giovani che verranno a conoscenza delle sue attività saranno tentati dal miraggio della fortuna e dei soldi facili ottenibili con la mercificazione del corpo”.
Per Don Bruno Fasani, la presenza di Lorenzo Tano nella trasmissione rischia di lanciare dei messaggi molto negativi per le famiglie italiane:
“In questo momento mi metto nei panni dei genitori di una figlia diciottenne che decidesse di intraprendere questa carriera, avendo come modello ciò che ha sentito in TV. Alzi la mano il genitore che ne sarebbe felice. E non tanto per questioni morali. Quali incognite si nascondono dietro queste attività e il mondo della pornografia?”
Inutile aggiungere che le polemiche forniscono carburante all’interesse già altissimo per questa nuova edizione di Ballando Con Le Stelle; e quindi, con un po’ di malizia si potrebbe dire che il primo obiettivo è stato ampiamente raggiunto.