Bailo Bailo, il musical omaggio al mito di Raffaella Carrà, trionfa alla prima di Madrid.
Bailo Bailo è un musical che intreccia magnificamente i più grandi successi di Raffaella Carrà, portando il pubblico in un viaggio nostalgico attraverso le sue canzoni e performance più memorabili. Dal ritmo contagioso di Fiesta all’inno potente di A Far L’Amore Comincia Tu, ogni numero musicale è una testimonianza dell’eredità duratura della Carrà.
La trama segue la vita di una giovane aspirante artista, Sophia, che si ispira al carisma e al successo di Carrà. Dalle sue umili origini fino a diventare una celebrità internazionale, il musical cattura l’essenza dell’ascesa di Carrà verso la celebrità e le sfide che ha dovuto affrontare lungo il percorso.
Il progetto
Dietro questo progetto c’è Valeria Arzenton, l’imprenditrice visionaria della società Zed di organizzazione eventi che, con incrollabile determinazione, ha trasformato il suo sogno in realtà, dando vita a questa produzione globale che cattura l’essenza del talento artistico della Carrà, aggiungendo il suo tocco unico.
“Mi sono resa conto che le canzoni di Raffaella Carrà sono parte della vita di tutti noi e che quella storia poteva essere un musical”
Nonostante la produzione sia quasi completamente italiana, il musical probabilmente non verrà nel nostro paese prima del 2025, andando prima nei paesi dell’America Latina, dove Raffaella Carrà godeva e gode tutt’ora di una popolarità eccezionale. Uno spettacolo, però, che non è solo entertainment, ma che ha anche un valenza sociale, un messaggio potente e chiaro contro le censure e le discriminazioni di genere.
Ospiti illustri
Non a caso, alla prima dello show madrileno ha assistito anche Alessandro Zan, il deputato promotore del ddl anti-discriminazione, che ha dichiarato: “Raffaella Carrà non è solo un’icona mondiale della comunità queer, ma è un simbolo del femminismo e della liberazione sessuale. Temi attualissimi”.
A presenziare allo spettacolo anche il compagno di vita e di lavoro di Raffaella, ovvero Sergio Iapino: “Raffa era unica e inimitabile, ma credo che sarebbe molto contenta di tutto questo”