Arisa presta la vece al film su Andrea Spezzacatena, con il brano Canta ancora.
In occasione della puntata del 2 novembre, Arisa è stata ospite di Verissimo per parlare di argomenti delicati, come quelli legati al dolore, ai sentimenti mancati e al bullismo. L’artista è spesso in prima linea, quando si tratta di argomenti legati al sociale e ha prestato la sua voce al film Il ragazzo dai pantaloni rosa con la canzone Canta Ancora.
“Le parole possono fare un male infinito”
“Questa è una trasmissione seguita da molte persone e bisogna fare attenzione a quello che si dice“. Recentemente, la cantante ha prestato la sua voce al film Il ragazzo dai pantaloni rosa, che parla della storia di Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo. “Non in maniera così potente come nel caso di Andrea, però anche a me sono successe cose spiacevoli in passato. Sono stata spesso ingenua nel riconoscere la cattiveria nelle persone. Ma se trovi una persona sensibile, le parole possono fare un male infinito“. Arisa ha raccontato che la canzone del film, Canta Ancora, è stata scritta per sua madre, per poterle esprimere il suo amore. Ha parlato anche di un momento di sofferenza appena superato, per un amore andato male: “Ho sofferto per me stessa, per com’ero. Soffriamo per come va a finire, per la figura che facciamo con noi stessi quando va male“. La cantante oggi è felice e ha una persona vicino, ma non vuole parlarne troppo per prudenza.
“Sono sempre stata la paladina della giustizia”
Silvia Toffanin ha ricordato al pubblico che Arisa è spesso in prima linea nel supportare argomenti di rilevanza sociale. “Io sono stata sempre un po’ la paladina della giustizia. Perché non puoi girarti sempre dall’altra parte. Se ti fai due conti con te stesso, come ti senti se ti giri dall’altra parte? E poiché ho una visibilità e sono spesso in TV, penso che qualcosa vada la pena di farla“. “Dietro il suicidio di un adolescente, c’è un fallimento collettivo” dice la mamma di Andrea in un video che viene trasmesso in studio e Arisa commenta: “La società non vuole fare lo sforzo di concepire un’ essenza diversa. Quando c’è una fragilità maggiore, i risvolti possono essere tragici. Bisogna stare molto attenti a come si parla agli adolescenti“.
Il ragazzo dai pantaloni rosa uscirà nelle sale il 7 novembre. Andrea è interpretato da Samuele Carrino, attore di quasi 15 anni, che racconta: “Incontrare la mamma di Andrea è stata un’emozione assoluta sul set. Ero bloccato e non riuscivo a parlare. La prima cosa che abbiamo fatto è stato abbracciarci. Questo è un film molto necessario, che comunica a tutti, ai bulli e ai bullizzati. Il film è raccontato da Andrea con il sorriso in faccia e tu speri che ci sia un bel finale. Ma purtroppo non ci sarà“.