“Nei programmi che ho fatto si mettevano in evidenza i difetti“.
L’esperienza di Pechino Express ha permesso ad Antonella Fiordelisi di mostrare un lato di sé inedito e autentico, diverso da quanto espresso in altri reality a cui ha partecipato in passato. A Vanity Fair e durante nel corso della conferenza stampa ha definito il programma non solo come un reality, ma come un’esperienza di vita e ha sottolineato come questa avventura abbia contribuito a far ricredere il pubblico su di lei, trasformando alcuni detrattori in sostenitori entusiasti.
“Questo viaggio mi ha fatto crescere”
“Entrambe abbiamo partecipato ad altri programmi però per me Pechino Express non è un reality ma un’esperienza di vita. Grazie a questo percorso che abbiamo fatto la gente che magari ha sempre avuto da ridire su di noi ha cambiato idea perché ci ha visto emozionarci, ridere, scherzare”. Antonella ha evidenziato come in Pechino Express sia emerso un lato di sé che non era stato visibile negli altri reality: “Io sono uscita anche molto autoironica, cosa che magari nei programmi che ho fatto non s’è vista perché magari litigavo di più, si mettevano in evidenza i difetti del carattere che avevo.”
Da detrattori a sostenitori
Il programma ha permesso ad Antonella di mostrare una nuova faccia di sé, conquistando la stima di chi in passato aveva avuto da ridire su di lei. Questa per lei è stata la vera vittoria, ben oltre il risultato finale della gara: “Invece grazie a quest’esperienza le persone si sono ricredute e questa è la mia più grande vittoria personalmente. A Pechino siamo riuscite a tirare fuori la nostra essenza e a dimostrarla anche alla gente che ha cominciato a scriverci quasi fosse sorpresa di come fossimo. La nostra vittoria è stata questa.
Come hai condiviso, nel corso degli anni hai imparato a trasformare le critiche in un’opportunità di crescita personale: “Essere giudicata in malo modo da persone che non mi hanno mai conosciuto abbastanza. Quando ero un po’ più piccola ho sofferto molto per questo, ma con il tempo sono diventata più forte dal punto di vista caratteriale perché avere tante critiche ti aiuta anche a crescere. Con il passare degli anni sono riuscita a trasformare il malus in un bonus, anche perché le critiche a volte vanno accettate, specie quando sono misurate e rispettose“. Per non farsi risucchiare dalle critiche, Antonella Fiordelisi consiglia: “Sforzandosi di vederle come qualcosa che possa spronarti. Il discorso, però, non vale per quelle esagerate e violente, che riesco fortunatamente a farmi scivolare addosso. A Pechino non ne ho viste tante, si vede che la gente ci ha rivalutato molto, e di questo sono felice“.