Amouranth diventa la “fidanzata virtuale”

Amouranth diventa la "fidanzata virtuale".

Una versione AI di se stessa e una birra “con lievito vaginale” per i fan.

A maggio dello scorso anno Kaitlyn Siragusa, conosciuta come Amouranth (conosciuta come creator su Twitch e OnlyFans, dove vanta oltre 7 milioni di follower) aveva annunciato il progetto di creazione di una versione virtuale di se stessa con cui i fan avrebbero potuto interagire. Nei giorni scorsi è arrivata la notizia con le modalità di accesso a questa funzione e le specifiche tecniche.

Alimentato dalla società di intelligenza artificiale Forever Voices, il chatbot consente ai fan di inviare registrazioni vocali e ricevere una risposta che, grazie alla tecnologia di intelligenza artificiale, sembra provenga proprio dalla voce di Amouranth. “Con AI Amouranth, i fan riceveranno risposte vocali istantanee a qualsiasi domanda scottante che potrebbero avere. Che si tratti di una curiosità fugace o di un desiderio profondo, la controparte IA di Amouranth sarà lì per fornire assistenza.”

Fidanzate virtuali e birre con lievito vaginale

In realtà AI Amournath può diventare una vera e propria “fidanzata virtuale”, come annunciato dalla stessa Kaitlyn Siragusa su X: “Ho appena lanciato un’influencer AI che non è solo un chatbot!  È basata sulla mia personalità e ha piena autonomia e può ricordare quello che dici in lei (ma non lo dirà a nessuno). Può inviarti messaggi, foto che scatta spontaneamente e clip vocali! Ti realizzerà video personalizzati se sei gentile con lei”

Il tutto per la modica (si fa per dire) cifra di 199,99 dollari di abbonamento annuale. Del resto, è noto che le fidanzate costano, ma i fatti sembrano dare ragione a lei, dato che ha dichiarato di aver incassato oltre 34.000 dollari solo nelle prime 24 ore di attivazione del servizio. Amouranth non è nuova a iniziative del genere. A novembre scorso ha annunciato una collaborazione con la società di birra polacca The Order of Yoni, specializzata nell’utilizzo del lievito vaginale femminile per produrre birra: “Funziona così: il ginecologo preleva un campione di liquido vaginale dalle modelle. Questi campioni vengono portati in un laboratorio dove i batteri vengono isolati, puliti, quindi analizzati e moltiplicati. Alla fine del processo, i batteri vengono utilizzati per produrre l’acido lattico puro che viene utilizzato nella birra”.