“Il palato va educato da bambini”.
Alessandro Borghese, in occasione della sua partecipazione al podcast 2046, ha parlato dell’educazione alimentare dei bambini e della bassa qualità delle mense scolastiche. Lo chef è intervenuto in occasione di un podcast condotto da Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli. Si tratta di 2046, un talk semiserio in cui i conduttori, a bordo di un’astronave, parlano del futuro del pianeta.
Confrontandosi anche con Giulia Innocenzi, ha parlato dell’educazione alimentare dei bambini e ha detto: “I nostri figli sono molto più sensibili. Il problema sono le mense scolastiche, che fanno schifo. Questo l’ho provato con le scuole delle mie bambine. Cerco di educarle dal punto di vista alimentare dando loro una dieta molto varia, stimolando il palato, che va educato da piccoli. Se mangi schifezze da piccolo poi ti piacciono da grande. Bisogna forzare i ragazzini ad assaggiare più cose“. Lo chef ha parlato dell’importanza di una dieta varia, ricordando che i palati vanno educati in età infantile.
Borghese sostiene l’importanza di una cultura regionale
Non è a prima volta che Borghese tocca certi temi. In precedenza, aveva lanciato un appello affinché nelle scuole si insegnasse agli studenti a riconoscere almeno un piatto regionale. Il conduttore di 4 ristoranti si è detto estremamente preoccupato per il futuro delle sue figlie e delle nuove generazioni. Durante il podcast, infatti, ha detto: “Sono preoccupato per la loro crescita in una società con tante problematiche, anche per il poco interesse per ciò che ci circonda; vedo un sacco di bambini chini con la testa sui cellulari e magari non si guardano intorno. Non hanno più quella curiosità di una volta che era quella di sapere, di conoscere, di chiedere, pensano di avere già la risposta”.
Il 4 settembre 2024, il ristorante di Alessandro Borghese, AB- il lusso della semplicità, ospiterà l’ evento, Unconventional Excellence. Organizzato da Forbes Italia in collaborazione con Rolling Stone Italia, questo evento celebrerà artisti, imprenditori e professionisti, in occasione della Mostra del Cinema di Venezia.