Adam Driver: “Non scelgo l’Italia ma i registi”

Adam Driver: “Non scelgo l’Italia ma i registi”

L’attore ha spiegato le sue scelte artistiche dopo House of Gucci e Ferrari.

Nell’ultimo episodio del podcast SmartLess, Adam Driver ha spiegato le motivazioni dietro la sua scelta di interpretare consecutivamente due personaggi italiani. L’attore californiano, infatti, negli ultimi due anni ha indossato i panni dell’imprenditore Maurizio Gucci nel film di Ridley Scott e del fondatore della Ferrari nel film firmato da Michael Mann.

L’approccio “strategico”

In controtendenza rispetto all’approccio “strategico” della stragrande maggioranza delle star di Hollywood, Adam Driver ha definito scherzosamente la sua tattica come “poco strategica”, evidenziando come la possibilità di collaborare con registi del calibro di Ridley Scott e Michael Mann abbia influito più della nazionalità dei personaggi interpretati. “Sono Ridley e Michael, due dei registi più importanti di tutti i tempi. A chi c***o frega se interpreto due italiani?” ha dichiarato l’attore.

La passione per l’Italia

Durante il podcast l’attore hollywoodiano ha approfondito il tema dell’interpretazione di uomini italiani nei suoi recenti progetti cinematografici, mostrandosi sorpreso per l’attenzione che la stampa ha riservato al tema. Driver ha fatto sapere di avere una passione per l’Italia, ma non è il Paese a guidare le sue scelte ma la reputazione del regista.