“La barriera linguistica è la metafora perfetta della barriera emotiva“.
In occasione della Festa del Cinema di Roma Claudio Giovannesi ha presentato il suo ultimo lavoro, Hey Joe che, nel cast, annovera James Franco, Francesco Di Napoli e Giulia Ercolini. Il film parla di un soldato americano, Dean Barry, (Franco) che torna a Napoli per conoscere un figlio avuto durante la II Guerra Mondiale.
Nelle sale dal 28 novembre
Il film sarà nelle sale dal 28 novembre. James Franco interpreta un ex soldato americano, che negli anni Settanta torna a Napoli per conoscere il figlio avuto durante la II Guerra Mondiale. Il cast del film ha partecipato alla conferenza stampa della Festa del Cinema di Roma. In questa occasione, Franco ha parlato dello stile di Giovannesi come di un “neo-neorealismo italiano”. Ha raccontato di come sia stato faticoso girarlo: “Vivi nel mondo del film, non fai più finta di essere stanco, lo sei davvero” ha detto. Anche la recitazione in italiano ha rappresentato una sfida per lui, ma anche una enorme metafora sulla incapacità di comunicare: “La barriera linguistica è la metafora perfetta della barriera emotiva, il padre si sforza di parlare col figlio.”
Il Cast
Francesco Di Napoli, altro interprete di Hey Joe, ha raccontato di aver conosciuto l’identità dell’attore americano con cui avrebbe recitato solo alla fine. L’idea di recitare con un attore di Hollywood lo aveva messo non poco in soggezione. “Quando l’ho conosciuto ho però visto la sua umanità: alla fine ho scoperto che gli attori hollywoodiani non sono poi così diversi da noi!” ha commentato.
Parlando del personaggio di Franco, Di Napoli ha detto: “È uno che ha distrutto la sua vita personale, ha fatto tre guerre, non vuole stare da solo, arriva un miracolo. Nel mondo reale qualcuno potrebbe pensare che è troppo tardi. Ma c’è chi vedrebbe un’opportunità.” Giulia Ercolini nel film interpreta Angela, una prostituta. Parlando del suo personaggio dice: “Non era una libera scelta, il personaggio è innanzitutto una donna non istruita, una madre che cerca di sopravvivere. […] Mi sono documentata parlando con una signora napoletana ancora viva, faceva la prostituta nei locali. Mi ha spiegato i metodi, mi ha anche trasmesso un senso di rivincita e divertimento nel ‘fregare l’americano’.”