Tananai si esibisce nella metro a Milano: “Non voglio soldi”

Tananai si esibisce nella metro a Milano: "Non voglio soldi"

In incognito per promuove il nuovo album “Calmocobra“.

Tananai ha fatto un’entrata inaspettata nella metro di Milano, portando un po’ musica ai passeggeri. Con la sua cassa in spalla e microfono in mano, ha deciso di presentare in anteprima esclusiva uno dei brani del suo nuovo album, Calmocobra, uscito il 18 ottobre. Durante l’orario di punta sulla linea verde M2 ha reinterpretato il suo successo Tango in dialetto napoletano.

 La sorpresa in metro

Salito sulla metro incappucciato ha reinterpretato il suo successo Tango e altri brani del nuovo album in una versione completamente rivisitata in dialetto napoletano. Tananai ha sorpreso tutti con una performance unica e affascinante nelle banchine della metropolitana milanese. Armato solo di un microfono si è finto un artista emergente e ha esordito con: “Sono un artista emergente, non voglio soldi“. Il nuovo album contiene 12 tracce, di cui 9 inediti e preceduto dai singoli Veleno (disco di platino), la hit estiva Storie Brevi con Annalisa (doppio disco di platino) e l’ultimo singolo Ragni.  Inizialmente sorpresi dall’improvvisa apparizione in molti hanno subito preso i loro smartphone per immortalare il momento, condividendo rapidamente i video sui social media. In poche ore, le clip della sua esibizione sono diventate virali. E molti passeggeri si sono fermati per scambiare qualche parola con lui.

In questo disco mi riconosco

Intervistato da TV Sorrisi e Canzoni Tananai sull’album spiega: “CalmoCobra è un monito che mi porto sempre dietro. Me lo dicevano le persone vicino a me dopo il primo Festival di Sanremo. Mi aiuta a mantenere la concentrazione e a non perdermi. In questo disco finalmente mi riconosco. Sono io. Infatti contiene canzoni che parlano di me, della mia infanzia, della mia adolescenza e, come sempre, dell’amore. Sono cresciuto a Cologno Monzese, vicino a Milano. Dunque ero il classico ragazzino di periferia e avevo grandi sogni. Per esempio, desideravo avere uno studio di registrazione tutto mio, proprio come questo. Quando ho iniziato a produrre musica, facevo arrabbiare tutti in casa, anche mia sorella. Ogni sera mi bussava sul muro della cameretta perché facevo rumore e non la lasciavo dormire“.