“La campagna mediatica ha danneggiato la mia immagine pubblica”.
Caso Marini, scende in campo Giuseppe Andreani. All’inizio di ottobre Valeria Marini è intervenuta in aula contro il produttore cinematografico, accusato di aver truffato la madre ottantaseienne Gianna Orru.
Un “risentimento personale”
Dopo le dichiarazioni dell’attrice, Giuseppe Andreani ha diffuso una nota in cui ha voluto fare chiarezza sulla vicenda. Riguardo la truffa, il produttore spiega: “Inizialmente, l’investimento proposto alla signora Gianna Orrù era totalmente consensuale. Lei sapeva perfettamente che si trattava di un’operazione rischiosa in ambito di criptovalute. La mia intenzione era assisterla in un investimento legittimo, come avviene normalmente nel settore speculativo. Non essendo un broker, ma un produttore cinematografico, non c’era nessun dolo o intento di manipolare la signora. Le accuse mosse contro di me nascono da un risentimento personale. Le bugie di Valeria Marini sono ormai di dominio pubblico in quanto il cortometraggio ‘L’ultimo applauso’ è stato prodotto e distribuito. E infatti ha perso la causa contro di me come da sentenza del ottobre 2022 perché il giudice ha archiviato il caso. Per un anno intero, sia la signora Orrù che sua figlia Valeria Marini hanno utilizzato la televisione e i media per diffondere una versione distorta della vicenda. Hanno influenzato giornalisti e conduttori per sostenere la loro narrazione, evitando di far emergere la mia testimonianza”.
Giuseppe Andreani parla di una “campagna mediatica che ha completamente distorto la realtà dei fatti, mettendo la mia persona sotto accusa senza un processo equo. La campagna mediatica ha gravemente danneggiato la mia immagine pubblica e ha avuto pesanti ripercussioni sulla mia vita privata e professionale. La costante esposizione mediatica ha distrutto la mia reputazione, mettendo a rischio il mio lavoro e portando gravi conseguenze economiche. Anche la mia famiglia, inclusi i miei figli, hanno sofferto a causa delle accuse ingiuste e del giudizio sociale che ne è derivato”.
Carriera compromessa
Il produttore sottolinea che proprio a causa di tali “accuse” la sua carriera e la sua stabilità finanziaria sono state gravemente compromesse. “Ho dovuto spendere risorse ingenti per difendermi legalmente, affrontando una situazione di precarietà economica causata dalla vendetta personale della signora Orrù. La signora inoltre, era estremamente focalizzata sul denaro”, sottolinea nella nota Giuseppe Andreani. “La sua ossessione era il guadagno continuo, cercando di ottenere sempre di più giorno dopo giorno. La decisione di investire in criptovalute non è stata presa per necessità, ma per la sua sete insaziabile di profitto rapido e facile e io sono caduto nella trappola della madre poi la figlia ha fatto il resto inventandosi tutto di sana pianta in quanto io ero un amico di famiglia di lunga data e non come sostiene la signora Marini che non si ricorda neanche di me infatti già nel lontano 2013 avevo preso parte al suo matrimonio realizzando un docufilm con immagini che ancora posseggo che non ho mai consegnato in quanto ne io ne la mia troupe siamo stati elargiti per quel lavoro quindi chi e il truffatore qui?”.