“Ci siamo presi per mano e abbiamo danzato attraverso la follia”.
In un lungo post su Instagram, Madonna, all’anagrafe Louise Veronica Ciccone, dà l’ultimo saluto a suo fratello. Christopher Ciccone è morto lo scorso 4 ottobre, a 63 anni, per un cancro contro cui stava lottando da tempo, come riporta TMZ. Per la cantante si tratta della terza perdita in famiglia: prima del fratello minore sono deceduti la sua matrigna, Joan Ciccone, per un tumore aggressivo, e Anthony Ciccone, altro suo fratello.
Un legame saldo ma difficile
“Mio fratello Christopher non c’è più. (..) È difficile spiegare il nostro legame, ma è cresciuto da una comprensione del fatto che eravamo diversi e la società ci avrebbe dato filo da torcere per non seguire il conformismo”. Madonna su instagram decide di rompere il silenzio dopo la morte di suo fratello Christopher. La cantante parla di un legame solido ma anche delle difficoltà trascorse. Il rapporto tra i due, infatti, si è incrinato nel 2008, dopo la pubblicazione del libro di Christopher Ciccone su sua sorella, Life with my sister, diventato bestseller nelle classifiche del New York Times. In qualche modo, però, i due hanno saputo ritrovarsi: “Abbiamo trovato la strada per tornare l’uno dall’altra. Ho fatto del mio meglio per tenerlo in vita il più a lungo possibile. Ha sofferto così tanto verso la fine. Ancora una volta, ci siamo tenuti per mano. Abbiamo chiuso gli occhi e abbiamo ballato. Insieme. Sono contenta che non soffra più. Non ci sarà mai nessuno come lui. So che sta ballando da qualche parte”.
La danza
La danza è stato il collante, come lo definisce Madonna, della relazione con suo fratello. “Ci siamo presi per mano e abbiamo danzato attraverso la follia della nostra infanzia. In effetti, la danza era una sorta di supercolla che ci teneva uniti. Scoprire la danza nella nostra piccola città del Midwest mi ha salvato e poi è arrivato mio fratello, e ha salvato anche lui. Quando finalmente ho avuto il coraggio di andare a New York per diventare una ballerina, mio fratello mi ha seguito. E di nuovo ci siamo presi per mano, e abbiamo ballato nella follia di New York City! Abbiamo divorato arte, musica e film come animali affamati. Eravamo nell’epicentro di tutte queste cose che esplodevano”. E ancora: “Mio fratello era al mio fianco. Era un pittore un poeta e un visionario. Lo ammiravo. Abbiamo toccato le vette più alte insieme e ci siamo scontrati nei momenti più bassi”. Ma “in qualche modo, ci siamo sempre ritrovati e ci siamo tenuti per mano e abbiamo continuato a ballare”.