Grande successo per l’opera sperimentale di Harmony Korine
C’era grande attesa alla Mostra del Cinema di Venezia per l’innovativo film di Harmony Korine Baby Invasion, un mash-up tra videogiochi e cinema di cui lo stesso Korine è stato pioniere con AGGRO DR1FT, arrivato a Venezia l’anno scorso. La première di mezzanotte è stata un successo, trascinando l’entusiasmo del pubblico per tutti gli 80 minuti del film, girato senza una sceneggiatura ma con strati e strati di CGI e immagini ispirate ai videogiochi, oltre a una colonna sonora martellante del produttore EDM britannico Burial, che Korine – nella conferenza stampa prima del film – ha affermato di aver incontrato solo comunicando tramite Discord e Sony PlayStation.
Un film senza trama
La trama (o meglio, al linea narrativa sottostante, dato che non c’è una trama vera e propria) riguarda un videogioco immersivo chiamato Baby Invasion che diventa un fenomeno nella vita reale, un gruppo di attivisti del dark web chiamato Duck Mobb e varie situazioni da zombie-movie. Jordan Mintzer dell’Hollywood Reporter l’ha definito “sia sconvolgente che intorpidente, gli spettatori sono eccitati o distratti, senza vie di mezzo”.
Il pubblico di Venezia, dopo i titoli di coda, ha riservato alla pellicola una standing ovation. Korine ha lasciato cadere la maschera da diavolo che indossava per AGGRO DR1FT in favore di una giacca sportiva a strisce verdi, che ha gettato via quando sono iniziati gli applausi, avanzando per salutare la folla. Alla première è stato raggiunto dall’amico, il regista francese Gaspar Noé, i cui contributi a Baby Invasion sono stati descritti come “misteriosi”.