“I documentari sono stati realizzati da persone che non mi conoscevano”.
Liza Minnelli scende in campo per raccontare in prima persona la sua storia. L’attrice e cantante settantottenne è insoddisfatta dei documentari realizzati su di lei e ha deciso di mettere nero su bianco la sua movimentata vita in un’autobiografia.
Le mezze verità
Il motivo? La leggendaria interprete hollywoodiana di Cabaret (1972) di Bob Fosse e New York, New York‘ (1977) di Martin Scorsese ha deciso di fare chiarezza sulle “bugie e le mezze verità” che circolano sul suo nome. L’editore statunitense Grand Central Publishing ha annunciato che le memorie della cantante e attrice saranno pubblicate nella primavera del 2026. Liza Minnelli fornirà una visione personale: dalla sua infanzia sotto i riflettori come figlia dell’attrice Judy Garland e del regista Vincente Minnelli, alla sua carriera piena di successi ma anche con taluni fallimenti ai suoi turbolenti matrimoni e problemi di dipendenza.
Le dichiarazioni dell’attrice
“Non hanno capito“, ha sottolineato Liza Minelli parlando delle opere a lei dedicate. “Sin da quando sono stata in grado di reggere una penna mi è stato chiesto di scrivere libri sulla mia carriera, la mia vita, i miei amori, la mia famiglia. Assolutamente no. Raccontatela quando non ci sarò più, era la mia filosofia. Perché ho cambiato idea? I documentari sono stati realizzati da persone che non conoscevano la mia famiglia e che non conoscono me“. Poi continua spiegando che sulla sua vita lei hanno tratto un “film con mezze verità distorte“, una “miniserie uscita di recente che non ha capito nulla” e una “performance sabotata di fronte a miliardi di persone agli Oscar“. Poi l’attrice conclude: “Alla fine, ero fortemente arrabbiata!“.