Sergio Rubini: “Ho avuto un numero spropositato di fidanzate”

Mi innamoravo al mattino, il pomeriggio mi annoiavo, la sera fuggivo“.

Sergio Rubini ammette di aver avuto troppe fidanzate in passato, ferendo le persone e combinando grandi casini. Dopo la separazione da Margherita Buy, rischiava di perdersi, ma ha poi incontrato Carla, che ha sposato. Intervistato dal Corriere Della Sera esprime sostegno per Gérard Depardieu, affermando: “Credo nella sua innocenza. Gérard può mettere in imbarazzo, è volgare ma in senso mozartiano, come Mozart quando diceva cacca-cacca. Non è l’attore che in accappatoio aspetta l’attrice in camerino, non è un orco, è dolce e fragile. Secondo me è più preda delle donne che predatore”.

La vita amorosa 

“Dopo la separazione da Margherita Buy potevo perdermi. Avevo avuto un numero spropositato di fidanzate. Fino a 38 anni ho combinato parecchi guai. A 39 ho incontrato Carla, che poi ho sposato, l’analisi e Domenico Starnone. Noi tre abbiamo scritto film insieme. Ed è cominciato il mio viaggio introspettivo, è cambiato il mio modo di vivere”. Il cambiamento in Sergio Rubini: “Prima ero alla ricerca dell’amore. A mia madre da piccolo chiedevo: sono bello? Lei: sei un tipo. E mi distruggevo. Andavo a caccia di conferme. Mi innamoravo alle 10 del mattino, il pomeriggio mi annoiavo, la sera fuggivo. Non fingevo mai, ci credevo…Ho fatto grandi casini, ho ferito e mi sono ferito“.

Esperienze internazionali

L’attore ha avuto l’opportunità di recitare in film internazionali di grande successo, come Il Talento Di Mr. Ripley di Anthony MinghellaLa Passione Di Cristo di Mel Gibson. Su quest’ultimo spiega: “Arrivai con l’approccio di attore europeo, ma un attore americano osa di più, come fece il nostro Gesù, Jim Caviezel, che pensava di poter fare miracoli: se ne andava in giro per le strade di Matera provando a moltiplicare pane e pesci. Durante le riprese le apparizioni erano all’ordine del giorno: a chi appariva Gesù, a chi San Giuseppe. L’attore che impersonava Giuda assicurò che gli era apparsa la Madonna. Gibson si arrabbiò moltissimo, si trattava certo di un errore: a Giuda non poteva apparire la Madonna!. Gibson ci caricava: andrete in Paradiso, passerete delle serate fantastiche, in locali bellissimi. Insomma, il Paradiso di Mel era Las Vegas. Io non riuscivo a mischiare sacro e profano con la dimestichezza degli americani. Ho sofferto tantissimo quel film, mi sembrava tutto sbagliato, pensavo sarebbe stato un flop”.

Sergio Rubini condivide un aneddoto curioso riguardo a Mel Gibson: “Mel Gibson mi mandò una lettera con del denaro; ma mi fece impressione che sulla busta ci fosse l’effigie del Cristo. A lungo mi rifiutai di incassare l’assegno; mi arresi quando si ruppe la Smart e dovetti cambiarla“.