La pornostar scende in campo a favore delle vittime del “revenge porn”.
Maria Sofia Federico proclama la sua guerra al “revenge porn” e la fa con un post su Instagram in cui spiega che sogna una società dove l’esibizione del sesso e dell’intimità non sia considerata una maniera per umiliare le persone.
“La verità è che abbiamo paura di normalizzare il sesso. Perché c’è quest’idea che per renderlo speciale debba viversi privatamente, così da essere “solo della coppia” e quindi “unico”; come ben sappiamo questo principio è stato ASSOLUTIZZATO nei secoli dall’influenza della religione,
quindi nel momento in cui esso smette di essere privato non solo staresti facendo qualcosa di svilente per la TUA vita intima, ma stai svilendo il CONCETTO STESSO DI INTIMITÀ, e cioè stai rivolgendo UN’OFFESA AL SENSO COMUNE DI MORALITÀ. Questa è la ragione per cui colpevolizziamo le vittime di revenge porn, infatti la riflessione implicita che c’è dietro questo tipo di victim blaming è: ‘se davvero la vittima avesse capito IL VALORE del sesso avrebbe scelto meglio l propr* compagn* e non avrebbe avuto la leggerezza di affidarsi al* prim* che capita e che tratta la sua sessualità così’. (Se notate questo discorso può essere applicato sia nel caso di un* partner “fisso” sia nel caso dei rapporti occasionali)”.
Il sesso ha lo stesso valore per tutti
Maria Sofia attacca direttamente il concetto che il sesso all’interno della coppia abbia più valore di quello occasione: “Tutto ciò si fonda su un principio sbagliato, perché NON È VERO che la sessualità se non è più privata in una coppia smette UNIVERSALMENTE di essere speciale. Per alcune persone potrà essere così, ma per altre, tipo me, no. Perché sappiamo che avere rapporti con tanta gente non fa diventare il sesso scontato e banale, ma proprio perché è condiviso con più individui che sono tutti differenti tra di loro REGALERÀ ESPERIENZE UNICHE (e quindi di valore), e perché sappiamo che il porno per chi sceglie di farlo liberamente è un modo divertente di vivere il proprio corpo (e quindi, di nuovo, che aggiunge VALORE al sesso, non che lo toglie). In conclusione non c’è alcun rischio nel normalizzare queste cose, semplicemente ciò impedirebbe che vengano usate come un mezzo per opprimere le persone.
Sempre dalla parte delle vittime,
sempre contro la sessuofobia”.
Tutto è intimità
Per la pornostar attivista, il concetto di intimità andrebbe normalizzato ed esteso a tutte le parti del corpo, comportando così il consenso anche per la diffusione di foto oggi giudicate “innocenti” come quella di una mano o di un volto. Maria Sofia Federico è molto esplicita sull’argomento: “Sogno un mondo in cui diffondere un contenuto altrui non è un problema nel senso che non ci saranno occhi a renderlo tale. Perché uno dei motivi per cui il carnefice decide di esercitare questo tipo di violenza sulla vittima è perché sa che la nudità e la sessualità sono degli strumenti per umiliarla, essendo viste come cose sporche e quindi di cui far vergognare qualcuno se vengono esposte. Ma se iniziassimo a considerarle per quello che realmente sono, cioè due aspetti normalissimi della vita umana, far girare quel tipo di materiale sarà ritenuto al pari di far girare la foto di una mano. Ecco, sogno anche un mondo in cui è gravissimo condividere la foto di una mano senza il consenso del soggetto interessato, perché le persone saranno libere di estendere il concetto di intimità a quello che vogliono senza essere definite sporche o troppo sensibili. Semplicemente il potere del sesso non sarà un aggravante della violazione perché non ci sarà più nessun potere”.