“I giovani si divertono e vengono a vedermi nelle serate dal vivo”.
Jerry Calà ha raccontato l’inizio della sua storia d’amore con Mara Venier, la sua ex moglie. L’attore ha parlato anche degli inizi della sua carriera e del segreto del suo successo in un’intervista con il Corriere della Sera.
Il ringraziamento a Carlo Vanzina
“La mia fortuna è l’aver fatto dei film che sono sempre al passo con i tempi”, ha rivelato Jerry Calà. “I giovani che, quando uscirono le mie pellicole, non erano nati, li riscoprono nelle prime serate in TV e capiscono che avevano quel guizzo in più rispetto alle commedie di oggi. Forse eravamo più spensierati, non dovevamo badare al politicamente corretto. Si divertono e vengono a vedermi nelle serate dal vivo”. L’attore ha iniziato la sua carriera con Arrivano i gatti e Una vacanza bestiale, entrambi diretti da Carlo Vanzina. “A Carlo, che non c’è più, e al fratello Enrico devo tanto”, ci ha tenuto a precisare. “Sono stati loro a estrapolarmi dal gruppo, a rendermi protagonista in pellicole che sarebbero diventate dei cult; hanno avuto lungimiranza e per me iniziò un periodo d’oro. Umberto Smaila, Nini Salerno e Franco Oppini la presero male, malissimo. Ma poi hanno capito che certi treni nella vita passano una volta sola. E ognuno ha preso la sua strada. Eravamo un gruppo di attori che faceva cabaret, non un gruppo musicale. Sarebbe stato difficile stare per sempre insieme”.
Una storia durata cinque anni
E riguardo alla sua ex moglie Jerry Calà ha rivelato: “Ho lavorato con tante donne bellissime ma Mara Venier mi fece perdere la testa e, infatti, l’ho sposata. L’ho conosciuta durante le riprese di ‘Vado a vivere da solo’, il mio primo film da protagonista assoluto. Ironia della sorte, il suo ruolo è stato tagliato. E io, anziché andare a vivere da solo, sono andato a vivere con lei. La nostra storia è durata cinque anni. Siamo amici e sono felice del suo successo a ‘Domenica in’ e che Ozpetek l’abbia chiamata per recitare nel suo prossimo film”.