“Alle persone piace la storia di un’eredità di famiglia, è divertente scriverne”.
Anche Rashida Jones entra nell’argomento di ‘tendenza’ di queste ultime settimane: i ‘nepo baby’, ovvero i figli/nipoti di persone famose dello spettacolo che avrebbero avuto un più facile accesso alla carriera artistica, ovvero sono ‘raccomandati’.
Le dichiarazioni dell’attrice
Rashida Jones è figlia del produttore musicale Quincy Jones e dell’attrice-modella Peggy Lipton. “I miei genitori erano personaggi pubblici, ma erano estremamente protettivi nei nostri confronti”, ha raccontato l’attrice, aggiungendo che l’essere noti “non faceva molto parte della mia realtà” e sottolineando che l’essere famosa è “abbastanza tossico per la maggior parte del tempo”. E ancora: “Alle persone piace la storia di un’eredità di famiglia, è divertente scriverne ed è divertente pensare al ‘mini me’ e alla persona che somiglia a mamma o a papà. E poi c’è anche il risentimento. Ma penso che, storicamente, le persone seguono l’attività di famiglia più spesso di quanto non lo facciano”.
Le parole di Emma Roberts
Nel dibattito sono già entrati diversi personaggi, tra cui Emma Roberts, che ha dichiarato: “La gente dice spesso: ‘Hai un vantaggio perché la tua famiglia lavora nel settore.’ Ma l’altro rovescio della medaglia è che devi dimostrare il tuo valore ancora di più. Inoltre, se le persone non hanno avuto una buona esperienza con altri membri della tua famiglia, allora non avrai mai una possibilità”. L’attrice ha inoltre aggiunto: “Scherzo sempre dicendo: ‘Perché nessuno accusa George Clooney di essere un ‘nepo baby’?”. Infatti la zia dell’attore era un’icona. “Le giovani ragazze, secondo me, la vivono peggio con la questione del ‘nepo baby’. Non vedo davvero persone criticare, sai, i figli di attori famosi. Non che dovrebbero essere criticati. Non penso che nessuno dovrebbe essere criticato per voler seguire i propri sogni”.