L’attore di “Grey’s Anatomy” spiega i motivi del licenziamento.
Eric Dane ha dato vita a Mark Sloane, il “dottor Bollore” nella serie di successo della ABC, Grey’s Anatomy. Entrato nel cast alla fine della seconda stagione ha seguito le vicende del Seattle Grace Hospital fino all’inizio della nona stagione, quando il suo personaggio è morto per un tragico incidente aereo. Di recente, durante il podcast Armchair Expert, condotto da Dax Shepard e Monica Padman, l’attore ha spiegato le ragioni della sua dipartita dalla serie televisiva. Eric Dane spiega come non fosse sua volontà abbandonare lo show, ma che il licenziamento si è reso necessario per via della sua dipendenza.
Il licenziamento
Eric Dane durante il podcast parla degli anni di Grey’s Anatomy, periodo in cui stava lottando contro la sua dipendenza. “Credo che mi abbiano lasciato andare. Non mi hanno lasciato andare per questo motivo”, dice riferendosi alla sua dipendenza, “anche se sicuramente non mi ha aiutato”. Poi aggiunge: “Stavo iniziando a diventare, come la maggior parte degli attori che hanno trascorso molto tempo in uno show, molto costoso per il network. E il network sa che lo show farà quello che farà a prescindere da chi ci sarà. Finché hanno la loro Grey, sono a posto”, dice riferendosi a Ellen Pompeo. Poi precisa: “Non ero la stessa persona che avevano assunto. Quindi ho capito quando mi hanno licenziato”.
Il supporto di Shonda Rhimes
“Shonda Rhimes è stata davvero fantastica”, rivela. “Ci ha protetto ferocemente. Ci ha protetto pubblicamente. Ci ha protetto in privato. … Ma probabilmente sono stato licenziato. Non è stato un cerimoniale del tipo: ‘Sei licenziato’, ma semplicemente: ‘Non tornerai'”. La dipendenza da antidolorifici sarebbe insorta in seguito a una prescrizione per un incidente sportivo ed ha portato Eric Dane a ricoverarsi spontaneamente in una clinica di riabilitazione per superare la cosa. L’attore, in passato, ha anche sofferto di depressione e dipendenza da alcol.
Nonostante fossero tre o quattro anni da quando era sobrio, spiega durante il podcast, la fama legata a Grey’s Anatomy ha giocato un ruolo nella sua ricaduta. “Se si considerano tutti gli otto anni di ‘Grey’s Anatomy’, sono stato incasinato più a lungo di quanto fossi sobrio”, ammette. “Ed è stato allora che le cose hanno iniziato ad andarmi storte. È stato travolgente e credo che volessi solo fingere che non lo fosse e che fossi a mio agio. Fingi di esserci stato, ma non ci sei mai stato”.