Con l’Intelligenza Artificiale sarà possibile cucinare di tutto e ovunque.
Lo chef Massimo Bottura, nel podcast Possible, parla di come con l’IA sarà possibile replicare la pizza napoletana e facilitare il lavoro di ogni chef in cucina. Ritenuto dal punto di vista tecnico tra i migliori al mondo, lo chef ipotizza una soluzione a tutti gli errori umani che le macchine non potrebbero fare. Con impasto perfetto, ingredienti ben dosati ed esecuzione programmata, anche la pizza napoletana potrebbe essere riprodotta da chiunque e dovunque. Ma ne siamo proprio sicuri?
Pizza napoletana in tutto il mondo
“A Modena c’è un’incredibile azienda chiamata ItalPizza che fa la pizza. Fare la pizza è un esercizio molto complesso”, spiega. “Ma se hai una macchina, con approccio freddo a tutto quello che fai, se sei alla ricerca della perfezione per la qualità del pomodoro, della perfetta qualità di olio d’oliva, dell’origano. E poi l’impasto alla giusta temperatura. Puoi fare una pizza uguale a Modena o nella Repubblica Ceca. E viene cotta alla stessa perfetta temperatura, per ottenere e replicare la perfetta pizza napoletana”. Massimo Bottura continua, spiegando che l’Intelligenza Artificiale sarebbe una risorsa importante per gli chef: “Questo è il modo in cui puoi usare la tecnologia. Così lo chef può concentrarsi su cose diverse. Quindi non ci sono errori umani quotidiani perché la macchina elimina quegli errori. Il prodotto è perfettamente impostato e lo chef può pensare alla nuova ricetta e non deve perdersi nella correzione dell’errore umano”.
La replica di Antonio Prigiobbo
Lo chef Antonio Prigiobbo rimane interdetto dalle parole di Massimo Bottura e commenta nel suo blog l’intervento del collega. “Mi sono chiesto perché Bottura sia così affascinato dalle tecnologie per massimizzare la replicabilità dei suoi prodotti”, osserva. “Quando cerchiamo di massimizzare e standardizzare un prodotto, anche se eccellente, intraprendiamo la strada del processo industriale. Qui stiamo parlando di un prodotto artigianale, quindi fatto con la manualità di un artigiano (o da un artista)”. Poi domanda: “Ma cos’è la cosa più buona di una pizza? Per me è scoprirne una sempre diversa, sempre uguale e sempre buona. Provare il sapore e assaggiare sempre la stessa pizza farebbe perdere il suo fascino ma soprattutto la stagionalità e l’unicità dei prodotti freschi”.