Olmo Zucca: da lavapiatti al Grammy

Olmo Zucca da lavapiatti a vincitore del Grammy

La mia vita è cambiata in poche ore. Ero un lavapiatti clandestino“.

Olmo Zucca aveva il sogno di diventare un compositore. Il giovane musicista torinese, diplomato al Berklee College of Music, si era trasferito a Los Angeles per inseguire le sue ambizioni musicali e si è ritrovato a fare il cameriere in nero e con il visto in scadenza. Proprio quando sembra che tutto fosse perduto e il suo sogno americano sfumato, è arrivata la svolta. Una sua canzone dal titolo Water, acquistata dal manager della cantante Tyla, viene trasmessa ripetutamente in radio e ottiene un successo strepitoso, scalando le classifiche e conquistando il pubblico fino ad aggiudicarsi il prestigioso Grammy.

Zucca racconta al Corriere Della Sera la sua storia: “La mia vita è cambiata radicalmente nel giro di poche ore, mi ci è voluto un po’ per realizzare tutto. Ero un lavapiatti che viveva alla giornata, per giunta clandestino, a Los Angeles. Un attimo dopo sono diventato un artista richiesto dalle più grandi case di produzione al mondo. Ho realizzato il mio sogno e non sapevo neanche che stesse per accadere“.

Non potevo andare via, non sarei più rientrato. E poi lavoravo già in nero, nessuno mi ha cercato e io non davo nell’occhio. Non nascondo però che, dopo tre anni, stavo pensando di mollare. Ho lasciato lo studio con cui avevo collaborato perché non mi hanno mai messo in regola. Poi un giorno sono uscito dal ristorante dopo un turno piuttosto faticoso, ero distrutto. Ho acceso la radio e una delle tracce che avevo coprodotto nel vecchio studio stava passando in radio. Mi sono tremate le gambe. Ho scoperto che la traccia era stata acquistata dal manager di Tyla, una cantante sudafricana emergente. Ha dato la canzone ad alcuni autori, per scrivere il testo e lei, successivamente, l’ha interpretata nel migliore dei modi. E difatti con questo singolo, ‘Water’, ha raggiunto l’apice del successo. In quel momento ero pazzo di gioia, ma ancora non sapevo che la mia vita sarebbe cambiata per sempre. Avevo una percentuale sui diritti della canzone (il 10% delle edizioni), e tutti hanno iniziato a farmi proposte per cederglieli. All’inizio mi offrivano 3 o 4 mila euro. Poi sono arrivati a 100 mila. Lì ho iniziato a realizzare cosa stava accadendo. Lo scorso febbraio ‘Water’ ha vinto il Grammy come migliore interpretazione di musica africana. La cosa assurda è che non ho mai conosciuto Tyla, eppure il destino ci ha sorriso con la stessa carta“.

Tanta gavetta prima del lancio

“Era l’estate del 2020 e, terminati gli studi a Boston, decisi di trasferirmi nella città della musica per eccellenza. Iniziai a fare di tutto, dal traslocatore al cameriere, sempre in nero. Poi, dopo alcuni mesi, sono riuscito a entrare nello studio di produzione ‘Walles Lale’. Non mi hanno assunto, però mi hanno insegnato a fare e vendere musica. Sono stato con loro due anni non mi hanno mai fatto firmare un contratto. Però li ricordo con piacere. Un giorno mi dissero che sarebbe venuto un artista italiano e che avrei fatto bene a esserci anche io. E così ho conosciuto Ghali dopo qualche mese è successo lo stesso con Michele Zocca, in arte Michelangelo, il produttore di Blanco”.