La pop star interpreta un barista per VIP nella Florida del 1969.
Ricky Martin torna ad essere protagonista sul piccolo schermo con Palm Royale (Apple TV +), una miniserie comico-drammatica in dieci puntate, tratta dal romanzo di di Juliet McDaniel Mr. & Mrs. American Pie (2018). Nella serie Martin interpreta Robert Diaz, un barista che prepara cocktail e custodisce le confesisoni del jet-set di Palm Royale, esclusiva località di villeggiatura della Florida dove la “parvenu” Maxine Dellacorte-Simmons (interpretata da Kristen Wiig) vuole assolutamente inserirsi per scalare i gradini dell’alta società, utilizzando per questo scopo il giovane marito Douglas Dellacorte (interpretato da Josh Lucas), rampollo della famiglia Dellacorte la cui matriarca Norma custodisce tutti i segreti più inconfessabili, in quanto proprietaria del club.
Lo scrittore e showrunner Abe Sylvia, che ha adattato il romanzo di McDaniel per la serie, ha deciso di espandere il personaggio di Robert Diaz attraverso la sua relazione con Maxine e Norma (Carol Burnett ), che sono le uniche due persone a conoscere il segreto della sua omosessualità.
“Era un periodo in cui essere gay era illegale”, ha detto Sylvia in un’intervista a Hollywood Reporter. “Robert ha questo rapporto meraviglioso con Maxine, ma anche con Norma, e ho visto più e più volte nella mia vita, relazioni in cui un uomo gay e una donna anziana si riconoscono l’uno nell’altra e formano legami improbabili.”
“Sarei stato stupido a non farlo”
Il personaggio di Robert segna il primo ruolo di Ricky Martin in una serie TV dopo quello dello stilista Antonio D’Amico in L’Assassinio di Gianni Versace: American Crime Story nel 2018. Era un’opportunità che l’attore e cantante dice che sarebbe stato “stupido” lasciar perdere.
“Siamo onesti, essere davanti alla telecamera con Kristen Wiig, Carol Burnett e Laura Dern (che nella serie ha il ruolo della ricca attivista femminista hippie Linda Shaw)? Non c’è niente di meglio. Sarei stato stupido a dire di no. È una storia straordinaria, senza dubbio. Volevo far parte di un progetto che facesse riflettere la gente, e penso che sia quello che abbiamo fatto. Facciamo riflettere le persone con senso dell’umorismo e molta comicità. Se devo sedermi qui, prendere appunti e essere pagato, questo è lo scenario migliore. Adoro recitare, ho lavorato come intrattenitore per molti anni nella mia vita. La prima volta che sono stato davanti alla telecamera come attore avevo 15 anni e negli ultimi due anni sono riuscito a confrontare davvero le mie emozioni con questo compito di raccontare storie importanti. Quindi mi sento molto fortunato di recitare con le persone con cui lo sto facendo, e di come sento che dopo ogni progetto si è evoluto”.