Gli agenti federali hanno perquisito le proprietà di Los Angeles e Miami del rapper.
Puff Daddy, il cui vero nome è Sean Combs è indagato per traffico sessuale. È scattata infatti un’indagine federale nei confronti del rapper e produttore discografico per traffico sessuale, violenza sessuale e sollecitazione e distribuzione di narcotici e armi da fuoco illegali.
I federali in cerca di prove
Una fonte anonima di Nbc News ha dichiarato che in relazione all’inchiesta sono già stati ascoltati tre donne e un uomo e altre tre persone sono in attesa di essere sentite dagli investigatori. Inoltre gli agenti federali dell’Homeland Security Investigations hanno anche perquisito le proprietà di Los Angeles e Miami appartenenti al rapper. Non è chiaro che tipo di prove i federali stiano cercando, così come non è chiaro se Sean Combs stesso sia coinvolto nell’indagine. In una dichiarazione rilasciata ai media americani, infatti, la Homeland Security Investigations ha affermato di “aver eseguito azioni delle forze dell’ordine come parte di un’indagine in corso, con l’assistenza di HSI Los Angeles, HSI Miami e delle forze dell’ordine locali“.
Cinque cause per cattiva condotta sessuale
Sono già cinque le cause civili per cattiva condotta sessuale che Puff Daddy sta affrontando. A dicembre del 2023 una certa Jane Doe ha intentato una causa presso la sede federale di New York, accusando il rapper di stupro, violenza e traffico sessuale. Anche Joi Dickerson-Neal lo ha accusato di averla drogata e poi aggredita sessualmente nel 1991. Un’altra querelante anonima invece ha sostenuto di essere stata aggredita da Puff Daddy e da Aaron Hall negli anni Novanta. Infine, a febbraio di quest’anno il producer Rodney ‘Lil Rod’ Jones ha accusato Combs di averlo aggredito e costretto a fare sesso con prostitute. Sean Combs ha negato ogni suo coinvolgimento in tutte le cause intentate.