“Il Corvo”: nuovi dettagli sulla morte di Brandon Lee

Il Corvo Un libro svela nuovi dettagli sulla morte di Brandon Lee

In un nuovo libro rivelazioni scottanti sul tragico incidente sul set.

Un libro di memorie sta gettando nuova luce sulla tragica morte di Brandon Lee, avvenuta sul set del film Il Corvo nel 1993. Dwight H. Little, regista che ha lavorato con Brandon Lee nel film Rapid Fire, ha recentemente pubblicato un libro di memorie intitolato “Still Rolling: Inside The Hollywood Dream Factory”. Un intero capitolo del libro è dedicato alla tragica morte di Lee che fu accidentalmente colpito da un proiettile sul set. Il reboot del film Il Corvo è in uscita il 7 giugno. Rochelle David, interprete di Sarah nel film originale ha commentato il look del reboot in uscita con un “Che schifo.

Un proiettile è stato inserito per impedire alla luce di passare

Little descrive la scena incriminata: “A distanza di tutti questi anni, questi sono i ‘fatti’ che sono riuscito a raccogliere, anche se non sono sicuro di avere la storia completa. La notte prima dell’incidente, la seconda unità stava effettuando alcune riprese su un set diverso da quello dell’unità principale. Era prevista una grande inquadratura (in primo piano) che guardava verso la canna di una pistola. Gli addetti alle riprese erano preoccupati che la canna potesse sembrare vuota, quindi un proiettile o un ‘proiettile fintò di qualche tipo è stato inserito nella canna per impedire alla luce di passare.

Nessuno si è ricordato di togliere la pallottola

Una volta che la seconda unità terminò il proprio lavoro, la pistola venne messa da parte per il giorno dopo. Quando la prima unità ebbe bisogno dell’arma il giorno successivo, questa fu presa e vi fu inserita una carica a salve per il set-up. Nessuno dell’equipaggio della prima unità sapeva che il proiettile era stato messo lì la notte prima e nessuno aveva controllato: quando l’attore ha puntato la pistola contro Brandon, è esploso il proiettile e lo ha colpito in un’arteria principale dell’addome, e lui ha perso conoscenza quasi immediatamente.”

Il regista ha continuato

L’uomo di scena o l’AD deve sempre guardare la canna della pistola per assicurarsi che sia libera, ed è obbligato a mostrare al regista che la canna della pistola è stata svuotata. Inoltre, all’attore con la pistola viene chiesto sempre di non puntare mai l’arma direttamente contro l’altro attore. Si suppone che l’arma sia sempre ‘fuori angolo’ e che l’obiettivo e la composizione facciano ‘sembrare’ che la pistola sia puntata correttamente. Come tutti questi errori possano essere stati commessi uno dopo l’altro è quasi impossibile da immaginare“.