La marina americana ha lanciato il team di eSports ‘Goats & Glory’.
L’esercito americano sta cercando nuove reclute tra i giocatori di videogames. Per la prima volta, infatti, l’anno scorso l’esercito non ha raggiunto il suo obiettivo di reclutamento dal 2005. Un ‘incidente’ inaspettato, al momento attribuito a un’economia in sofferenza e ai tradizionali metodi di reclutamento. Ed è per questo che i militari hanno studiato una nuova strategia, che si inserisce nel mondo dei videogiochi.
Goats & Glory
L’obiettivo è quello di interessare i gamer attivi con titoli come Call of Dutyo o di multiplayer online come Fortnite (giocatori ai quali piaccia sparare, prendere parte a missioni e competere in giochi di squadra) a un possibile reclutamento presso l’esercito. Per questo la marina americana ha lanciato nel 2019 un team di esports ufficiale che si chiama Goats & Glory. I componenti sono veri marinai, e si fanno pubblicità partecipando a tornei nazionali e partecipando a eventi nelle scuole, giocando appunto a Call of Duty ma anche a Mario Kart o a Tekken.
POlemiche sui sistemi di reclutamento
Secondo il The Guardian, la marina militare ogni anno investe tra il 3% e il 5% del budget di marketing nell’attività del team di eSport. Ovviamente tale ‘attività’ si scontra con una serie di polemiche che denunciano “sistemi di reclutamento non etici, che mirano ai minorenni tramite la loro attività videoludica“. Il tenente Aaron Jones, capitano della squadra di eSport della marina, ha commentato. “Nel 2019, abbiamo analizzato attentamente dove stavamo spendendo i nostri soldi, osservando dove si trova la prossima generazione. Ecco dove sono: che si tratti di Twitch, YouTube o Facebook Gaming, questo è ciò che i giovani amano.”