“Tutti noi abbiamo qualche feticismo, alcuni sono fissati con le ascelle“.
È una confessione particolare quella di Ricky Martin, che in un’intervista a GQ ha rivelato di avere un feticismo per i piedi. Il cantante ha anche parlato del suo coming out, avvenuto nel 2010, spiegando che all’epoca all’apice del successo, con il mondo ai suoi piedi, si è trovato di fronte a un bivio vivere una vita autentica o cedere alle pressioni e nascondere la sua vera natura omosessuale: “Ero l’uomo del momento. Avevo paura“.
Il feticismo per i piedi
Nonostante il divorzio da Jwan Yosef, il cantante sembra aver trovato una nuova serenità, circondato dai suoi quattro figli e dall’amore della sua famiglia. Non utilizza app di incontri Tinder o Grindr, ma si diverte a conoscere nuove persone alle feste. Con un pizzico di ironia, ammette che le foto dei suoi piedi su Instagram sono un modo per divertirsi con i suoi fan: “Adoro i piedi. Adoro i massaggi ai piedi e bacerei i piedi come un matto per ore. Tutti noi abbiamo qualche feticismo: alcuni sono fissati con le ascelle. Ho dei fan che possono disegnare i miei piedi, come un’opera d’arte. Mi scrivono: “Ricky, riconosco i tuoi piedi a un miglio di distanza”
Fame e successo: un prezzo da pagare
Ricky Martin sapeva di essere omosessuale sin da giovane. Lo aveva confidato ai genitori e agli amici più cari. Nonostante la consapevolezza della sua omosessualità e il supporto dei suoi cari, Ricky Martin si è trovato a dover nascondere la sua vera natura al pubblico per timore di ripercussioni negative sulla sua carriera in ascesa. Gli amici più intimi gli suggerivano: “Se fai coming out, sarà la fine della tua carriera. Fa paura restare nell’ombra. Ogni volta che vedo un adolescente che fa coming out penso a quanto è fortunato, perché non deve passare quello che ho passato io. Non voglio però provare vergogna o senso di colpa. Solo io posso capire cosa ho passato È stata una sensazione meravigliosa. Si può fare coming out più volte? Vorrei averlo fatto prima. Ma il passato è per sempre fuori dal nostro controllo. Non possiamo cambiare il modo in cui abbiamo vissuto“