La piattaforma permette di bloccare in tempo reale lo streaming illegale.
Entra ufficialmente in funzione da oggi Piracy Shield, il sistema che permette di bloccare in tempo reale i contenuti coperti da diritto d’autore e diffusi online illegalmente. La piattaforma antipirateria è stata attivata lo scorso 7 dicembre 2023 ma non è diventata immediatamente operativa poiché ai provider serviva ancora del tempo di tempo per integrare i meccanismi finalizzati a evitare l’intervento di persone in carne e ossa.
Come funziona Piracy Shield
Nel caso di una partita di calcio o di un gran premio di Formula 1 i titolari dei diritti possono accedere a Piracy Shield e segnalare i servizi da bloccare. Di fatto sono gli Internet service provider cioè coloro che forniscono le connessioni che utilizziamo ogni giorno a ricevere l’alert e oscurare il sito pirata entro 30 minuti. L’utente che sta guardando l’evento aggirando la legge, verrà indirizzato verso una pagina fornita da Agcom. Ci sarà scritto che “il sito in oggetto è illecito ed è stato sottoposto a blocco da parte dell’autorità”.
L’azienda Sp Tech
A sviluppare Piracy Shield è Sp Tech, ovvero il ramo tecnologico dello studio legale Previti, associazione di professionisti che prosegue l’attività avviata dall’ex avvocato Cesare Previti. La Sp Tech è stata costituita a Roma nel 2020, è una startup innovativa e si occupa di tutela del copyright, protezione dei mercati e reputazione online. È posseduta dai due titolari dello studio, Stefano e Carla Previti, con il collega Vincenzo Colarocco e Alessandro Miele. La società nel 2022 ha sviluppato un giro d’affari di 417mila euro e ha chiuso il bilancio con una perdita d’esercizio di 12mila euro.