Il rapper ha aggredito verbalmente una giornalista di TMZ.
Kanye West ha aggredito una giornalista del tabloid americano TMZ perché colpito nel vivo per una domanda su sua moglie. Una domanda che il cantante ha definito invadente, ovvero: “Stai controllando tua moglie? Lei ha libertà di scelta?” Negli ultimi tempi infatti circolano molte voci sul fatto che Bianca Censori, sia “prigioniera” delle follie del marito.
L’aggressione verbale
Il rapper ha aggredito verbalmente la giornalista preda di un delirio di onnipotenza: “Sono un essere umano. Non me ne frega un caz*o di cosa dovete fare. Cosa dovrei dire? Vieni da me a chiedermi questa mer*a. Io sono una leggenda. Capisci che sono qui per sostenere Charlie Wilson e vieni a chiedermi qualche stronza*a su mia moglie? E non venivate a chiedermi un caz*o quando non potevo vedere i miei figli“. Il rapper ha poi continuato: “Quello che sto dicendo è: hai delle domande? Avevi delle domande quando non potevo vedere i miei figli e ricevevo solo delle visite e non avevo il diritto di sapere dove andavano a scuola? Hai delle domande su questo o fai parte del sistema? Capisci cosa sto dicendo? Il tuo lavoro è andare da ogni celebrità a chiedere stronza*e sulla loro moglie? Dimmi. È stato sbagliato chiedermi di mia moglie con cose idiote e irrispettose? È stato sbagliato o giusto?“
Il rapper: “Sono un supereroe”
Subito dopo questa dichiarazione, Kanye West con il volto coperto da un passamontagna nero, è tornato sull’argomento: “Sono una persona reale, sono un vero uomo, un supereroe. Sono un uomo adulto con una famiglia, mi occupo di molte persone. Non vieni da me a dirmi questi stupidaggini” ha commentato il cantante. “Dì ai tuoi capi di TMZ che non faremo questa cosa. Ci siamo capiti? Non mi chiedi queste cose e non le chiedi a nessuno dei miei amici famosi. Nessuna di queste stronza*e che state facendo cercando di far sembrare irrazionale la gente. Voi tutti avete figli, io ho dei figli. Voi pagate le tasse, io pago le tasse. Non avete il diritto di prenderci in giro, è chiaro? Pensate di avere il diritto di mancarmi di rispetto grazie alle persone per cui lavorate?”