L’attrice parla del suo ruolo nella quarta stagione della serie tv True Detective.
A 61 anni, Jodie Foster si diverte a livello professionale più di quanto abbia mai fatto prima. “Provi una sorta di contentezza entrando nei Sessanta”. Nel suo ultimo film, Nyad , l’attrice interpreta la migliore amica e allenatrice della nuotatrice di lunga distanza Diana Nyad (Annette Bening), mentre in Night Country torna a indossare i panni di un poliziotto.
Il ritorno di True Detective
Night Country è la quarta stagione dell’acclamata serie iniziata dieci anni fa con Matthew McConaughey e Woody Harrelson. La serie andrà in onda su su Sky e Now dal 15 gennaio, ed è un thriller adrenalinico tra i ghiacci dell’Alaska. “Come in Il silenzio degli innocenti, anche questa è un’indagine nella psiche umana. Ho visto tutte le stagioni di True Detective e, ovviamente, la prima stagione è davvero fantastica. Ma la nostra stagione, la quarta, è ovviamente la mia preferita”, ha commentato Jodie Foster in un’intervista sulla rivista W. “Abbiamo girato in Islanda, al freddo gelido, e non avrei potuto amarlo di più. C’è una grande concretezza e c’è umorismo in questo show che possiede questa strana inquietudine“.
Il problema dell’età a Hollywood
Nell’intervista l’attrice Premio Oscar parla dell’invecchiamento a Hollywood e di quanto può incidere nella carriera di un’attrice. “La transizione più grande è stata passare dall’essere un giovane, al college, e poi diventare un attore adulto. Il lavoro che ho svolto tra i sedici e i ventidue anni rappresenta il periodo più imbarazzante. Ma mia madre continuava a dirmi: ‘Quando avrai quarant’anni, non lavorerai mai più, quindi dovresti lavorare più che puoi adesso perché quando avrai quarant’anni, avrai finito’. Ora non sono mai stata così occupata. Gli anni Cinquanta sono imbarazzanti, soprattutto per un’attrice“, ha commentato soddisfatta Jodie Foster. “Le persone non sanno cosa fare con te e tu non sai cosa fare con te stessa. Sei completamente confusa su quale sia il tuo posto nel mondo. Continui a cercare di competere con il tuo passato e con chi eri. E all’improvviso, a sessant’anni, accade la cosa perfetta: a sessant’anni, all’improvviso ti rendi conto che non ti importano più tutte le cose a cui tenevi quando avevi cinquant’anni. Puoi supportare altre persone perché sai che non è il tuo momento. C’è qualcosa nell’essere saggia che è molto più divertente”.