L’attrice rivela il suo dolore per un’infanzia senza punti di riferimento.
Asia Argento, ospite a La volta buona di Caterina Balivo, parla di un’infanzia senza punti di riferimento, del difficile rapporto con la madre, l’attrice Daria Nicolodi, che la picchiava. E infine il dolore, lo strazio per la perdita del genitore.
“Era molto violenta”
“Mi picchiava in modo violento”, ha rivelato Asia Argento. “È stata una grande vergogna che ho portato dentro di me. Di tre figlie picchiava solo me perchè ero la più forte, rispondevo, in più forse le ricordavo mio padre con cui lei ha avuto grandi conflitti fino alla morte… grandi risentimenti”. E continua: “Quindi le sue frustrazioni le sfogava su di me. Era molto violenta. Quando uno sopravvive poi può perdonare tutto questo, se non fossi sopravvissuta magari mi sarebbe toccato ripercorrere la stessa vita per poi perdonare. Sono successe tante cose nella mia vita per cui sarei potuta morire, mi sarei potuta anche suicidare… ci ho pensato tante volte“.
Infine il perdono
Ma l’attrice ha infine fatto pace con se stessa ed è riuscita con il tempo a perdonare la madre prima che morisse. “Io non ci penso mai a mia madre… non ci posso e non ci voglio pensare”, ha detto con le lacrime agli occhi. “Non riesco a dire quanto mi manca. La chiamavo di notte, era più facile perché eravamo entrambe ubriache ma non ricordo cosa ci dicevamo.” E infine i ricordi che si rincorrono e che fanno male, che non vanno mai via. “Gli ultimi tempi li ricordo, era in ospedale. Dopo l’operazione al cervello avrei un ricordo visivo troppo violento, preferisco ricordarla come l’abbiamo vista nelle immagini”, ha commentato. “Quando era in buona mia madre era davvero divertentissima, faceva delle cose anche un po’ folli. Una volta, quando eravamo piccole, alle cinque del mattino ci aveva svegliato con i vinili a palla e ci aveva portato in giro per Roma a vedere l’alba, i monumenti della città. Lei mi ha insegnato tantissimo: l’amore per la letteratura, la musica”.
Fonte: Libero