L’attore parla della sua esperienza fuori dal ruolo di Spiderman: “È spaventoso”.
Tom Holland, in un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, parla della sua esperienza d’attore e ammette che i ruoli fuori dall’Universo Marvel possono essere spaventosi.
L’attore spiega le implicazioni che esistono nell’interpretare ruoli che vanno al di là di quello che ormai è diventato come una seconda pelle: non essere Peter Parker, insomma, può fare paura anche se rimane un’esperienza esaltante.
Oltre il Marvel Cinematic Universe (MCU)
Nell’intervista, Tom Holland viene interrogato su come vede il proprio futuro. L’attore risponde ponendo l’accento sull’importanza di affrontare le cose che spaventano: “Voglio fare cose che mi spaventano, che mi mettono a disagio. Quando fai quello che facciamo noi, devi essere a tuo agio nell’essere a disagio”. Tom Holland spiega meglio il suo punto di vista, a partire dalla sua esperienza nel mondo MCU: “Mi ero così abituato alla macchina Marvel e alla rete di sicurezza di Spider-Man, sentendomi protetto”. Poi aggiunge: “In futuro, se c’è qualcosa che sento di non poter fare, voglio farlo”.
L’importanza di circondarsi di persone fidate
Tom Holland parla anche delle persone di cui si fida e di cui apprezza l’opinione. “Zendaya è probabilmente la più onesta con me, cosa che adoro. Ne ho bisogno”, comincia, senza esitazione. Poi prosegue, citando un mentore nella vita e anche nella saga Marvel: “Robert Downey Jr. è molto onesto, a volte un po’ troppo”, spiega. “Mi ha insegnato così tanto e io canto sempre le sue lodi, lo adoro e lo ammiro. Non so se avete già visto Oppenheimer, ma è assolutamente sbalorditivo. Per me ruba la scena”.