Povia rifiutato a Sanremo 2024

Povia rifiutato a Sanremo 2024: “non ho amicizia influenti, mi autoproduco”

“Non ho amicizie influenti, mi autoproduco”

Scartato da Amadeus, direttore artistico del Festival di Sanremo 2024, il cantante Povia, in un’intervista rilasciata ad Adnkronos, dà libero sfogo ai suoi pensieri.

Le dichiarazioni di Povia

Il cantante mette subito in chiaro di essere pronto per Sanremo e che ogni anno invia un brano per partecipare. Povia, parlando con Adnkronos: “Certo che ho mandato il brano, lo faccio ogni anno. Io sono pronto per Sanremo da 14 anni, ma Sanremo non è ancora pronto per me e per i miei brani sociali. Quest’anno ho fatto più di 110 concerti e il 2024 sarà simile perché ci sono già tante richieste, quindi il gradimento su di me c’è. Tuttavia viviamo un’era dove si devono ascoltare solo canzoni d’amore magari belle ma innocue da non disturbare l’equilibrio culturale e ideologico di nessuno. Nei festival viene perdonato tutto a tutti, mentre a Povia che porta messaggi positivi e sempre con rispetto, no. Nei quattro festival a cui ho partecipato ho sempre portato argomenti particolari ma appunto positivi e mai trattati da nessuno e hanno sempre avuto successo proprio perché erano incoraggianti e straordinari in mezzo a tante canzoni ordinarie”. Il pubblico le ha notate subito e ancora oggi le canta e le richiede come bis. Ho sempre partecipato da solo senza appoggi ed è sempre stato difficile entrare, poi dipende dalla volontà delle persone che lavorano al festival”.

Come mai, secondo Povia, il Festival l’ha scartato

Povia, che ha partecipato al Festival di Sanremo l’ultima volta nel 2009, con il brano Luca era gay, non ci sta alla sua esclusione. Racconta, così, il suo pensiero in merito: “Mettici anche che sono un libero battitore, non ho parrocchie e amicizie influenti, non ho potere di scambio, mi autoproduco, non ho mai avuto una major che fa pressioni e neanche la voglio, e infine ho le mie idee e le espongo spesso con canzoni e dichiarazioni quindi capirai… Senza nulla a togliere alle tante canzoni in gara, il ‘fattore Povia’, che mi tiene fuori dal festival da quasi 15 anni non dipende dalla canzone brutta o bella, anche se è più facile far pensare questo. Sono scelte e le rispetto… magari ci riprovo il prossimo anno”.