La porno star attivista accusa le autorità di non fare nulla per la prevenzione.
Maria Sofia Federico è stata recentemente intervistata da Cusano TV, nel corso della trasmissione “Pomeriggio con noi”, dove ha avuto modo di esprimersi in merito a molti argomenti, tra cuianche quello, purtroppo sempre caldo, della violenza sulle donne.
“Il movimento femminista non è che vuole colpevolizzare gli uomini. Vuole che gli uomini si responsabilizzino circa quello che il loro genere fa, perché è chiaro che se tu singolo non hai mai stuprato, non hai mai fatto cat calling, non è che ti devi prendere lo schifo che il resto degli altri uomini hanno fatto, sulla tua pelle. Ma il punto è che se non hai fatto nulla di male, ora devi iniziare a fare qualcosa di bene. Devi scendere in piazza, devi iniziare, se puoi, a finanziare i centri antiviolenza, devi parlare di altri uomini che magari non sono sensibili come te alle tematiche sociali. Del perché è importante rivedere alcuni atteggiamenti che proprio per cultura sono messi in atto e che sono pericolosi per chiunque”.
Il conduttore, Tommaso Franchi, ha chiesto a Maria Sofia la sua opinione, domandandole se l’omicidio di Giulia Cecchetin possa considerarsi “omicidio di Stato”, riportando l’espressione usata dalla sorella della vittima, Elena Cecchetin, secondo la quale “il femminicidio non è un delitto passionale, ma di potere, è un omicidio di Stato, perché lo Stato non ci tutela e non ci protegge. Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere”. Maria Sofia Federico ha risposto risposto affermativamente: “Assolutamente sì. Infatti, le parole della sorella di Giulia, Elena Cecchettin, secondo me sono state incredibili. Una lucidità disarmante. E credo che tutto quello che ha detto debba essere applicato, quando soprattutto si rivolge agli uomini.“