Saldi invernali posticipati, la proposta di Confesercenti

Saldi invernali posticipati, la proposta di Confesercenti. Il motivo è il protrarsi delle temperature estive su tutta l’Italia

Il motivo è il protrarsi delle temperature estive su tutta l’Italia

Spostare i saldi invernali di un mese: è la proposta lanciata dalla Confesercenti a causa del protrarsi delle temperature estive che stanno interessando tutto il nostro Paese.

Con una lettera indirizzata a tutte le sedi provinciali, la coordinatrice Pina Parnofiello e il presidente nazionale Benny Campobasso invitano a posticipare dal 6 gennaio al 3 febbraio 2024 la stagione dei saldi.

“Riteniamo opportuno, in sintonia con le tante richieste provenienti dalle Fismo provinciali e regionali, chiederne, sia alla Conferenza delle Regioni che agli Assessorati regionali, lo spostamento a sabato 3 febbraio 2024 a causa del protrarsi delle temperature estive che stanno interessando tutto il nostro Paese da Nord a Sud”.
Un appello ai politici

Secondo la Confesercenti lo slittamento della data di inizio dei saldi permetterebbe infatti, alle imprese già fortemente penalizzate per le scarse vendite, di recuperare almeno una parte dei profitti.

Gaia Fortunati, referente Fismo per Confesercenti della Lombardia Orientale, denuncia che la situazione è diventata ormai insostenibile nel settore dell’abbigliamento e lancia un appello ai politici:

“Siamo ben oltre il rischio d’impresa che noi tutti conosciamo e accettiamo nel momento in cui decidiamo di fare il nostro lavoro. Ormai i cambiamenti sono diventati talmente veloci che sarebbe anche giunto il momento di affrontare la situazione in modo serio e ponderato con il coinvolgimento di tutti gli attori in campo compresa la politica”.
Nuove dinamiche nella moda

Fortunati ha sottolineato come oltre al tradizionale rischio di impresa ora si assista a dinamiche nuove, sulle quali non è possibile incidere:

“Come per il mondo agricolo il meteo condiziona interi raccolti, così sta facendo con il settore moda. Non ci sono grosse differenze, se ci pensiamo attentamente”.