Lorenzo Tano, figlio di Rocco Siffredi, parla del suo debutto in televisione a Ballando Con Le Stelle
Lorenzo Tano ha debuttato lo scorso 21 ottobre a Ballando con le stelle su Raiuno. Conosciuto dai più per essere il figlio del re del porno, Rocco Siffredi, si è presentato così prima della sua esibizione:
“Nessuno mi conosce realmente, non mi sono mai mostrato e sui social sono attivo pochissimo. Sono il figlio di Rocco Siffredi, lavoro con lui dietro le quinte: tutto quello che è regia, business, strategie”.
Poche parole, ma chiare. Tuttavia, noi di Trash Italiano abbiamo voluto scoprire di più su questo giovane affascinante che si sta facendo ora strada nell’universo delle celeb. In realtà, la televisione non è un mondo totalmente nuovo per lui.
Lorenzo, hai debuttato nel reality show Casa Siffredi XXX: qual è il tuo rapporto col mondo televisivo? E come vede questa partecipazione in un programma come Ballando?
Allora, io in realtà non ho avuto una vera esperienza televisiva, cioè ci sono dei momenti della nostra vita dove sono venuti a riprenderci, ma era tutto molto leggero… in realtà, Ballando è il vero primo approccio per me alla televisione, e finora direi che lo sto vivendo abbastanza bene. (sorride) Anche perché, avendo avuto un piccolo problema al ginocchio, mi è un attimo passato in secondo piano il pensiero della televisione… mi ha un po’, come dire?, distratto, ecco.
Distratto da quello che in realtà stava accadendo, quindi devo forse ancora davvero realizzare che sono andato in onda!
Questa è una tua recente dichiarazione: «Ballando? Mi hanno scelto perché sono il figlio di Rocco Siffredi. Il paragone non mi mette ansia, neanche con le ragazze». Ti definiresti un “figlio d’arte”? In che modo ti relazioni all’eredità artistica di tuo padre?
Questa dichiarazione che ho fatto è reale: immagino che ci sia una certa curiosità riguardo a me in tal senso; il fatto è che, come credo sia uscito fuori già dalla prima puntata, sono abbastanza diverso da mio padre: ho studiato finanza, economia e commercio e lavoriamo insieme, gestisco la piattaforma educazionale, però non continuerei la strada da lui intrapresa. Quindi, voglio che si sappia che sono un’altra persona e che faccio tutt’altro. Mi sto costruendo da solo il mio percorso, la mia strada. Per ora, per questa esperienza, mi sto focalizzando solo sul ballare al meglio e… beh, vediamo come va!
Anche se dici di aver preso una “strada diversa”, spesso collabori con tuo padre, e hai lavorato anche nel dietro le quinte della Rocco Siffredi Academy. Il programma ha fatto spesso parlare, recentemente anche per la presenza della giovane influencer Maria Sofia. Come vedi il rapporto tra i giovani e la realtà del porno?
In realtà c’è un distacco completo, in rapporto a quello che facciamo noi giovani nella vita: nel senso che i giovani non ricevono una vera e propria educazione sessuale di base da nessuna parte; per questo, purtroppo, utilizzano i film per adulti per trarne qualche tipo di educazione, quando in realtà non lo è.
Quindi quello che abbiamo visto nell’accademia è la base, la dimostrazione che il distacco di cui parlo c’è! Ed è per questo motivo che stiamo sviluppando una piattaforma educazionale, cui tutti potranno avere accesso, per parlare di temi molto importanti come la sicurezza e il rispetto, concetti fondamentali, che troppo spesso al giorno d’oggi sembrano mancare.
“Papà usi delle videocamere tremende, non sai fare un film. Sei il numero uno sul sesso, d’accordo, ma usi materiali davvero pessimi”»
Questa è una tua affermazione, riportata in una intervista. La mia riflessione è questa: il cinema hard è considerato, per molti versi, un cinema di serie B. Ma c’è chi cerca di restituire una dignità a quello che è, a tutti gli effetti, un genere a sé. Come la pensi a riguardo?
Rispetto ai contenuti che girava papà posso dire che, beh, per me l’innovazione è fondamentale, quindi per portare avanti un prodotto migliore bisognava per forza anche andare avanti con la tecnologia: le telecamere automatiche che si usavano negli anni ’90 non vanno più bene nel 2023, quindi lo ho aiutato a rivoluzionare un po’ tutto il reparto tecnico, e –col tempo- sto provando ad insegnargli come utilizzarlo.
Tornando a Ballando, in una intervista hai raccontato che la tua ex ragazza ballava, e che tu non ti sei mai dedicato alla danza… come mai hai fatto questa scelta, ora?
In realtà l’ho fatta proprio per me stesso, anche pensando al fatto che a lei sarebbe sempre piaciuto ballare insieme… ed io purtroppo non l’ho mai accontentata. È stata indubbiamente una motivazione in più di quella che è una sfida personale, che ho accettato per sbloccarmi, e per non avere questo tipo di problemi in futuro magari! (ride) Dunque è una questione personale, qualcosa che sentivo proprio di voler fare, dentro di me.
Lorenzo, sei giovanissimo. Quali sono i tuoi prossimi progetti e quali i sogni nel cassetto?
Sono sempre stato il tipo di persona in cerca d’adrenalina! Un sogno sarebbe quello di diventare un atleta di qualche sport estremo, o magari –perché no? – uno stuntman, nel futuro: sono cose che mi sono sempre interessate molto, ma che purtroppo non ho mai seguito. Quindi, sì, queste sono due cose che mi piacerebbe fare, principalmente. E poi, certamente, vorrei capire –ma ora credo sia un po’ presto!- se anche il mondo dello spettacolo è qualcosa che potrebbe interessarmi davvero.
Ringraziamo dunque Lorenzo e lo lasciamo, borsa in spalla, pronto a gettarsi nel pieno dell’allenamento con la sua partner di ballo.