Da Belén alla Ferragni: arriva la febbre “da abiti usati”

Da Belen alla Ferragni: arriva la febbre “da abiti usati”. Un’economia parallela con un giro di affari intorno ai 25 milioni di euro.

Un’economia parallela con un giro di affari intorno ai 25 milioni di euro

In Italia è arrivata la febbre “da abiti usati”. Lo dimostrano i dati di vendita del 2022 che fanno emergere un’economia parallela: sono oltre 24 milioni i cittadini a comprare vestiti di seconda mano. Una moda che ha preso il piede grazie ai “vip” nostrani: Belen Rodriguez, Chiara Ferragni, Alessia Marcuzzi, Gue Pequeno, Tommaso Zorzi e tanti altri.

Il giro milionario dell’usato

Secondo i dati dell’Osservatorio Second Hand Economy di BVA Doxa per Subito, la febbre “da abiti usati” genera un giro d’affari che si attesta intorno ai 25 miliardi di euro ed è destinato a crescere.

La spesa procapite per l’abbigliamento di seconda mano supera in questo modo nel nostro Paese la soglia dei mille euro annui (1.042 euro circa) coinvolgendo il 40% dei consumatori italiani.

Fonte: Adnkronos