Alla scoperta delle meraviglie della Natura con le fotografie di Daniele Dell’Osa.
Daniele Dell’Osa, 35 anni, è un fotografo di viaggi ed esplorazioni. I suoi lavori hanno avuto grandi riscontri grazie alle pubblicazioni su National Geographic ed altre prestigiose riviste.
“Sin da giovane ho avuto la passione di scoprire il mondo, e il mio inizio è stato dei più intensi: ho infatti soggiornato in Australia per quasi 5 anni. Da lì è nata la mia vocazione per i viaggi che, assieme alla passione per la fotografia e per la natura ha dato vita al mio sogno, ovvero quello di essere un Wildlife Photographer”.
Daniele è attualmente in viaggio per fotografare animali tra Argentina e Cile, viaggio a cui ha dato il nome “Adelante”, ovvero andare avanti:
“Adelante, perché finora in vita mia ho fatto tanti viaggi ma questo sentivo sarebbe stato importante e determinante per il mio futuro di wildlife photographer internazionale.”
Il viaggio è ancora lungo e il fotografo teatino lo affronta vivendo alla giornata, come un’avventura a cui non è stato ancora scritto il finale, tanto che non ha ancora fatto il biglietto di ritorno:
“Sono passati degli anni prima che questo istinto mi spingesse per la prima volta all’estero all’età di 21 anni, ma da quel giorno la mia casa è il mondo e non ho più smesso di viaggiare.”
Daniele ha catturato (ma solo con l’obiettivo della sua Leica) gli animali più particolari del pianeta, dai canguri e koala dell’Australia ai tucani, bradipo e colibrì della Costa Rica, dal pesce pagliaccio in Indonesia all’orango-tango della Malesia, dai cammelli e il deserto del Marocco alla schiusura delle uova della tartaruga “olivacea”in PlayaOstional in Costa Rica, unico posto al mondo dove avviene questo fenomeno.
“Ricordo ancora il mio primo viaggio a caccia di scatti di animali rari – racconta Daniele – lo feci in solitaria e girai in due mesi e mezzo la Thailandia, l’Indonesia, la Malesia e lo SriLanka, avevo soloun borsone e una macchina fotografica compatta. Ero talmente appassionato da quello che vedevo e immortalavo che in quel momento dissi a me stesso che da lì in avanti mi sarei dedicato completamente alla fotografia.”