Martedì 10 ottobre, a Nyon, verranno annunciate le sedi dei Campionati Europei 2028 e 2032, ma quelle di Italia e Turchia sono le uniche candidature per l’edizione 2032.
La delegazione italiana della FIGC sarà rappresentata dal Presidente Federale nonché Vice Presidente UEFA Gabriele Gravina. Il numero uno del calcio italiano sarà accompagnato a Nyon dal segretario generale Marco Brunelli, dal project manager Euro 2032 Antonio Talarico e da tutta la squadra che ha lavorato al dossier che sarà presentato al Comitato Esecutivo da due Ambasciatori speciali: il Capo della Delegazione Nazionale Gianluigi Buffon e la giornalista Ilaria D’Amico. Per la Federazione Turca (TFF), invece, erano presenti il presidente Mehmet Büyükekşi, il segretario generale Kadir Kardaş e il vicepresidente Mustafa Eröğüt. L’ambasciatore turco sarà Volkan Demirel, ex portiere della nazionale turca (66 presenze tra il 2004 e il 2014).
L’edizione del 2032 sarà la terza, ufficialmente, a essere ospitata dall’Italia. La prima risale al 1968, a cui parteciparono Italia, Unione Sovietica, Inghilterra e Jugoslavia e si giocò all’Olimpico di Roma, all’allora San Paolo di Napoli e al Comunale di Firenze (ribattezzato Franchi nel 1991). L’Italia, dopo aver superato l’URSS grazie ad un fortunato pareggio, sconfisse la Jugoslavia in finale (rigiocata dopo il sorteggio iniziale, poiché non c’erano ancora i calci di rigore) conquistando il suo primo titolo continentale.
Passarono 12 anni e l’Italia tornò a ospitare un Campionato Europeo nel 1980, il primo con otto nazionali nella fase finale. I due gironi si giocarono a Milano, Napoli, Roma e Torino e alla fine trionfò la Germania, battendo il Belgio 2 a 1. Per tornare a godersi gli Europei nel nostro Paese bisogna fare un salto in avanti, all’edizione 2020 (giocata e vinta dagli Azzurri poi nel 2021, a causa del rinvio dovuto alla pandemia). Primo torneo itinerante dove l’Italia è stata indicata come una delle 12 sedi, ospitando tre partite del girone preliminare, quelle degli Azzurri, e una partita dei quarti di finale. Da domani si potrà tornare a pensare ad un Europeo in Italia, non appena sarà evidente l’assegnazione congiunta a Italia e Turchia.
Gli europei sono pronti a tornare nel nostro Paese.