750 israeliani dispersi. Hamas pronta a far entrare in azione le “cellule dormienti”

750 dispersi, Israele prepara la contreoffensiva

Due turisti israeliani e la loro guida sono stati uccisi ad Alessandria in Egitto da un poliziotto, subito arrestato. Hamas dichiara di avere il sostengo dell’Iran mentre si prepara la controffensiva dell’IDF.

Israele prepara la controffensiva dopo l’attacco di Hamas. Una colonna di carri armati si dirige verso il confine meridionale, mentre il primo ministro Netanyahu incontra ministri e leader militari. Il bilancio dopo 24 ore di guerra è di 350 israeliani morti e 750 dispersi (forse anche ostaggi nei Territori), mentre sul fronte palestinese i morti sarebbero 313 e 1.990 feriti. L’esercito israeliano riferisce di aver condotto 500 attacchi a Gaza e ucciso 400 miliziani.

Le cellule dormienti di Hamas

Ci sono ancora due “cellule dormienti” di Hamas in Israele pronte ad entrare in azione se l’esercito israeliano entrasse nella Striscia di Gaza per un’operazione di terra. È quanto si legge in un report di fonti qualificate dal quale emerge anche che l’invasione di alcune zone della Striscia da parte di Tel Aviv è uno scenario dato per scontato. Se la profondità dell’operazione andrà oltre, sottolineano le fonti, dipenderà dall’entità delle perdite causate dall’attacco di Hamas. Il rapporto sottolinea inoltre che nei territori del sud di Israele vicino alla Striscia di Gaza sono ancora presenti alcuni gruppi terroristici – più di una dozzina – e che tra gli ostaggi presi da Hamas, oltre ai civili israeliani, ci sono anche lavoratori asiatici. 

L’attacco a sorpresa e l’impreparazione delle forze di difesa

Vengono poi evidenziati altri due elementi, a conferma che Israele sarebbe stato colto di sorpresa dal massiccio attacco di Hamas. Il primo riguarda un possibile nuovo fronte di tensioni in Cisgiordania: viene sottolineato che i coloni pensano di vendicarsi attaccando i cittadini palestinesi, con la concreta possibilità che il conflitto si estenda alla Cisgiordania. Il secondo, invece, riguarda il fronte libanese. Al momento la possibilità che anche quella possa prendere fuoco è legata a un ulteriore deterioramento della situazione e alla possibilità che Hamas e la Jihad islamica subiscano gravi perdite. Gli esperti ritengono inoltre che Israele tenterà di uccidere i leader dei due gruppi. Un punto, infine, riguarda l’Egitto: il Paese sarebbe pronto ad accogliere migliaia di palestinesi in fuga dalle zone di guerra.

Fonte: ANSA