Bloccata la demolizione della villa dove visse e morì.
I Fan di Marylin Monroe possono festeggiare: la casa di 270 metri quadri a Brentwood, che la leggendaria star acquistò all’inizio degli anni ’60, è salva. Almeno per ora. Il comune di Los Angeles ne ha fortunatamente bloccato la demolizione. Si tratta dell’unica proprietà che la diva acquistò in modo indipendente nel 1961. È in questa villetta che Marylin trascorse gli ultimi momenti della sua vita e qui venne trovata senza vita il 5 agosto 1962, uccisa da overdose di sonniferi all’età di 36 anni.
I compratori della villa
Lo stabile, collocato al 12305 di Fifth Helena Drive, è uno chalet in stile spagnolo, costruito su un unico piano, con giardino e piscina sul retro. Piuttosto modesto, se pensiamo alle mega ville delle star di Hollywood di oggi. La celebre villetta di Marylin era stata venduta nel 2017 a una società a responsabilità limitata chiamata Glory of the Snow (Gloria della Neve) per 7,25 milioni di dollari, per poi essere rilevata da un nuovo proprietario (anonimo), per il volere del quale doveva essere abbattuta un anno fa. Non è chiaro se qualcuno viva attualmente nella casa né perché i proprietari vogliano demolirla.
La casa di Marylin è patrimonio storico di L.A.
Fortunatamente, i lavori di demolizione sono stati fermati per consentire la valutazione del Cultural Heritage Commission and City Council e la casa di Marylin è stata momentaneamente salvata. Lo scorso settembre, l’intervento di varie associazioni di cittadini che lottano per la difesa del patrimonio storico e artistico nella metropoli californiana, è riuscito a bloccare l’autorizzazione a procedere. La loro richiesta, fatta propria dal consiglio comunale, era di riconoscere la villetta come luogo di interesse storico-culturale, e in quando tale deve restare in piedi, proprio in memoria della straordinaria attrice che lo abitò.
La casa di Marylin Monroe va considerata “patrimonio storico e culturale della città di Los Angeles”. Il che, tuttavia, come riporta People, non ne garantirebbe la salvezza, poiché a Los Angeles la designazione di monumento storico-culturale “non garantisce che la proprietà non possa essere demolita”, ma consente alla Commissione soltanto di ritardare la demolizione di 180 giorni. Proprio a settembre, la consigliera di Los Angeles Traci Park ha dichiarato ad ABC 7: “Il sentimento generale che si respira qui è chiaro. Questa casa dev’essere preservata in quanto pezzo fondamentale della storia, della cultura e dell’eredità di Hollywood e della città di Los Angeles”.